a cura di Fabio Giordano, Comitato tecnico AssoSoftware

Rinvio necessario per aggiornare i gestionali e rendere disponibili le nuove funzionalità agli utilizzatori

Con provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 3 giugno 2025 (n. 241540/2025) è stato ufficializzato al 30 settembre 2025 il differimento del termine per l’invio del «Prospetto delle ritenute/trattenute operate» da allegare al modello F24, che riepiloga le ritenute e trattenute operate da gennaio ad agosto di quest’anno (si veda l’articolo «Slitta al 30 settembre il termine per il 770 mensile»), rispetto al termine inizialmente previsto del 30 aprile 2025.

Va ricordato, infatti, che a partire dal 2025 i sostituti d’imposta con non più di cinque percipienti, che rispettano determinati requisiti, possono assolvere l’obbligo dichiarativo annuale comunicando già durante l’anno, in sede di versamento periodico con il modello F24, i dati delle ritenute e trattenute operate, senza dover più predisporre e inviare l’anno successivo il modello 770.

Il differimento al 30 settembre 2025 del suddetto termine era stato richiesto nei mesi scorsi dalle software house rappresentate da AssoSoftware, per poter disporre del tempo sufficiente per aggiornare i propri gestionali e rendere così disponibili le nuove funzionalità agli utilizzatori professionali già con riferimento al 2025, seppure solo per l’ultima parte dell’anno.

È in ogni caso evidente che la disponibilità dei software gestionali a partire dal mese di settembre, da parte di quelle software house che decideranno di realizzarli e di renderli disponibili ai propri clienti, non potrà che essere propedeutica e circoscritta a utilizzo limitato e “sperimentale” per il 2025. Con una diffusione che potrebbe aumentare sensibilmente già a partire dal 2026, soprattutto se in questa fase sperimentale vi sarà spazio per apportare alcuni correttivi che AssoSoftware ha già individuato e che ne semplificherebbero ulteriormente l’usabilità, rendendone davvero vantaggioso il suo utilizzo.

In ogni caso, grazie alle funzionalità che verranno implementate nei gestionali, la produzione del «Prospetto delle ritenute/trattenute operate» da allegare al modello F24 sarà nella stragrande maggioranza dei casi totalmente automatica e non richiederà nessuna attività aggiuntiva agli operatori professionali degli studi e delle aziende.

In pratica, le funzionalità di elaborazione dei modelli F24 si preoccuperanno anche di “indagare” se all’interno degli F24 prodotti esistono uno o più codici tributo relativi a ritenute o trattenute operate, tra quelli elencati nell’Allegato 1 al citato Provvedimento del 31 gennaio 2025. In questo caso, dopo aver impostato coerentemente il periodo di riferimento, saranno in grado di generare e quindi di trasmettere, insieme all’F24, anche il «Prospetto delle ritenute/trattenute operate».

La nuova modalità dichiarativa risulterà sicuramente interessante per gli intermediari di area fiscale (ad esempio i commercialisti e i centri di assistenza fiscale), i cui clienti devono versare esclusivamente ritenute di lavoro autonomo con codice tributo “1040”.

Ma anche per i consulenti del lavoro e per le aziende con dipendenti, anche se in ambito lavoro i crediti da dichiarazione sono al momento forse più facilmente gestibili tramite il quadro SX del modello 770. Si è infatti ancora in attesa di chiarimenti da parte dell’Ade sull’utilizzo di alcuni codici tributo per i crediti da dichiarazione, quali ad esempio il «6781» e il «6782».

Va infine segnalato che l’agenzia delle Entrate ha in questi mesi fugato quasi tutti i dubbi che erano emersi da una prima lettura delle specifiche tecniche, che ponevano vincoli operativi, connessi all’utilizzo del nuovo modello F24 integrato, ritenuti dalle software house eccessivamente stringenti.

Tra i maggiori vincoli tecnici rilevati vi erano infatti:

  • l’apparente impossibilità di utilizzare il nuovo flusso «F7725» per i tributi a debito e a credito diversi da quelli del sostituto d’imposta, elencati nell’Allegato A;
  • l’impossibilità di utilizzare il nuovo flusso «F7725» in assenza di almeno un tributo a debito del sostituto d’imposta, stante l’obbligatorietà della presenza su ciascun F24 del record N contenente i dati del nuovo «Prospetto delle ritenute/trattenute operate».

Tali limitazioni avrebbero costretto il contribuente, in molti casi, a inviare ogni mese due diversi flussi.

Tra i primi e più importanti chiarimenti forniti vi è quello che il nuovo modello F24 integrato sarà omnicomprensivo e permetterà di accogliere qualsiasi codice tributo a debito o a credito, potendosi continuare ad applicare le normali regole di compilazione e compensazione dell’F24 tradizionale, anche in assenza di tributi a credito del sostituto d’imposta.

Di fatto il «Prospetto delle ritenute/trattenute operate», da includere telematicamente nel modello F24 integrato tramite il record N, sarà disaccoppiato rispetto al contenuto dell’F24 (record V) e non vi sarà alcun controllo di coerenza tra quanto indicato nei due record.

Tra i problemi ancora da risolvere, vi è quello dell’impossibilità di apporre il Visto di conformità per l’utilizzo in compensazione dei crediti di importo elevato. Anche su questo punto l’agenzia delle Entrate si è riservata di trovare una possibile soluzione.

Un altro interessante chiarimento che l’agenzia delle Entrate dovrebbe fornire è quello della coesistenza di due diversi consulenti dell’azienda che a oggi possono compilare separatamente il modello 770.

Al momento l’ipotesi più plausibile è quella che dovrebbe essere consentito ai due consulenti di utilizzare il modello F24 integrato, ma con la limitazione che il suo utilizzo dovrà essere effettuato da entrambi, seppur separatamente. Qualora invece anche uno solo dei due opti per la compilazione del modello 770, dovranno entrambi utilizzare tale modello di dichiarazione dei sostituti d’imposta. Anche su questa ipotesi l’agenzia delle Entrate si è riservata di effettuare un ulteriore approfondimento.