Milano, 11 settembre 2025 – Nella seduta di martedì la Commissione Affari Costituzionali del Senato, durante l’esame del DDL Semplificazione attività economiche, ha approvato un emendamento, a prima firma della Sen. Minasi (Lega), che riguarda gli adempimenti amministrativi che richiedono l’utilizzo di soluzioni software. Un passo avanti che AssoSoftware, l’associazione di Confindustria che rappresenta le aziende produttrici di software, accoglie con favore, perché riconosce finalmente il ruolo strategico delle software house in tutti i processi di digitalizzazione della PA.
L’emendamento infatti prevede che il Legislatore, nel definire qualsiasi adempimento che grava sulle imprese, debba sempre tenere conto anche dei tempi necessari allo sviluppo e al collaudo dei software, rendendo disponibili con congruo anticipo agli operatori del settore tutte le specifiche tecniche necessarie.
La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione è ormai un passaggio obbligato, ma per funzionare davvero deve poggiare su basi solide. Senza un adeguato coinvolgimento delle software house, però, il rischio concreto è quello di inceppare la macchina amministrativa invece di semplificarla, come dimostrano diversi casi recenti in cui i disallineamenti tra norme attuative della PA e predisposizione delle soluzioni software necessarie hanno generato una serie di problemi per cittadini e imprese. In ambito fiscale, le continue modifiche alle regole hanno costretto i produttori di software a una corsa contro il tempo, con ricadute su professionisti e contribuenti.
“Affrontare scadenze complesse senza disporre per tempo di regole certe e ambienti di prova – sottolinea il Presidente di AssoSoftware, Pierfrancesco Angeleri – significa mettere a rischio la qualità del servizio offerto a cittadini e imprese. Per questo, in attesa dell’approvazione definitiva del DDL Semplificazione attività economiche, l’emendamento votato martedì in Commissione Affari Costituzionali introduce un principio generale che riguarda tutti i casi in cui siano richieste soluzioni software per adempimenti telematici o scambio dati tramite interoperabilità tra PA e imprese. È indispensabile infatti che, in tutti questi casi, sia attivato un dialogo strutturato tra i soggetti pubblici e chi sviluppa i software. Solo così la digitalizzazione potrà essere davvero sinonimo di semplificazione ed efficienza, e non di complicazione”.