18 luglio 2025 - Attività parlamentare

PARLAMENTO
Svolta audizione della Vicepresidente esecutiva della Commissione europea per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen

Le Commissioni congiunte Affari Costituzionali, Giustizia, Trasporti, Attività Produttive e Politiche UE della Camera ed Affari Costituzionali, Giustizia, Politiche UE ed Ambiente del Senato hanno svolto l’audizione della Vicepresidente esecutiva della Commissione europea per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen, sulle tematiche di sua competenza.
In allegato il recap dei contenuti.

CAMERA DEI DEPUTATI
Trasmessa richiesta di parere parlamentare su schema di decreto ministeriale relativo all’irrobustimento dei requisiti di sicurezza, al lancio e alla messa in orbita di un sistema satellitare per le telecomunicazioni governative
Il Ministro della difesa ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 1/2025, relativo all’irrobustimento dei requisiti di sicurezza, al lancio e alla messa in orbita di un sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (SICRAL 3) (Atto n. 281) alla Commissione Difesa, che dovrà esprimere il parere entro il 16 agosto.

Concluso esame in Commissione di DL Fiscale
La Commissione Finanze ha concluso l’esame del DL Fiscale (AC 2460). In particolare, ha esaminato gli ultimi emendamenti rimasti accantonati e approvato alcuni emendamenti (qui i testi), tra cui il seguente di potenziale interesse:
– 12.01 t2 Osnato (FdI) – l’emendamento reca disposizioni concernenti l’imposta sostitutiva per annualità ancora soggette ad accertamento dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo per il biennio 2025/2026.
La Commissione, in seguito, ha approvato anche le correzioni di forma proposte (qui i testi) di non interesse. Infine, la Commissione ha conferito mandato ai Relatori a riferire favorevolmente in Aula sul provvedimento.

SENATO
Trasmesso Ddl Riforma fiscale dalla Camera
E’ stato trasmesso dalla Camera dei deputati il Ddl Riforma fiscale per l’avvio dell’esame in II lettura, e ha assunto numerazione AS 1591.

Presentato il Ddl recante Modifiche al testo unico dei servizi di media audiovisivi, di cui al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, in materia di servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, riduzione e abolizione del canone di abbonamento e disciplina della società concessionaria del servizio pubblico
E’ stato presentato il Ddl recante Modifiche al testo unico dei servizi di media audiovisivi, di cui al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, in materia di servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, riduzione e abolizione del canone di abbonamento e disciplina della società concessionaria del servizio pubblico (AS 1589), a prima firma della Sen. Gelmini (NM). Il testo non è al momento disponibile.

Trasmessa richiesta di parere parlamentare su schema di decreto ministeriale relativo all’irrobustimento dei requisiti di sicurezza, al lancio e alla messa in orbita di un sistema satellitare per le telecomunicazioni governative
Il Ministro della difesa ha trasmesso per l’acquisizione del parere parlamentare lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 1/2025, relativo all’irrobustimento dei requisiti di sicurezza, al lancio e alla messa in orbita di un sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (SICRAL 3) (Atto n. 281).

Avviato esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei, aggiornata al 30 giugno 2025
La Commissione ha avviato l’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei (Doc.CCXXXIII, n. 2), aggiornata al 30 giugno 2025. In particolare, il Presidente Craxi (FI) ha illustrato il provvedimento specificando che il Piano Mattei è la strategia italiana di medio-lungo termine per lo sviluppo in Africa, in un contesto geopolitico instabile. Ha dichiarato che il Piano punta su partenariati paritari, sviluppo sostenibile e crescita condivisa, che sono stati attivati strumenti finanziari innovativi (come GRAf e TERRA) e accordi con istituzioni internazionali, sostenendo PMI italiane e settori strategici. Ha aggiunto che si rafforza la governance con la riorganizzazione del Fondo Italiano per il Clima e il coinvolgimento di diaspora e imprese e che è centrale il ruolo del digitale, in particolare nel rafforzamento delle infrastrutture digitali, attraverso la sinergia tra Piano Mattei e Global Gateway dell’UE. Infine, ha dichiarato che le missioni nei Paesi africani hanno avviato progetti nei settori agroalimentare, sanitario, energetico, educativo, idrico e infrastrutturale e che il Piano si propone come modello operativo europeo per una cooperazione concreta, multisettoriale e digitale verso una stabilità comune. Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

Proseguito esame congiunto di Ddl Rendiconto 2024 e Ddl Assestamento 2025
La Commissione ha proseguito brevemente l’esame congiunto del Ddl Rendiconto 2024 (AS 1566) e del Ddl Assestamento 2025 (AS 1567). In particolare, la Commissione ha disposto la disgiunzione dei due provvedimenti. Il seguito dell’esame dei due provvedimenti è stato, quindi, rinviato.

Proseguito esame DL Economia
La Commissione ha proseguito l’esame del DL Economia (AS 1565) in cui il Presidente Calandrini (FdI) ha comunicato che sono state presentate le riformulazioni di due emendamenti (qui i testi) di non diretto interesse. Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

BICAMERALI
Svolta audizione di Nando Minnella, Capo Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale del Ministero dell’istruzione e del merito
La Commissione parlamentare per la semplificazione ha svolto l’audizione di Nando Minnella, Capo dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale del Ministero dell’istruzione e del merito, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione.

CONSIP
AS Elastic Search per Inail
Consip SpA ha indetto appalto specifico SDAPA per l’acquisizione di prodotti software Elastic Search e di servizi di supporto specialistico per Inail – ID Sigef 2893.
La documentazione di gara potrà essere prelevata, esclusivamente, in formato elettronico. La stessa ha valenza ufficiale solo se firmata digitalmente; diversamente, essa ha una valenza meramente informativa. I chiarimenti saranno, esclusivamente, pubblicati in formato elettronico, anche firmato digitalmente, sui siti indicati nel bando, tra cui il sito www.consip.itQui maggiori informazioni.


17 luglio 2025 - Attività parlamentare

GOVERNO
Il Presidente Meloni partecipa al Congresso Confederale Cisl
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto un intervento al XX Congresso Confederale Cisl “Il Coraggio della Partecipazione”. Qui il testo completo dell’intervento del Presidente Meloni.

COMMISSIONE EUROPEA
Un bilancio ambizioso per un’Europa più forte: 2028-2034
Oggi la Commissione europea ha presentato la sua proposta per un quadro finanziario pluriennale (QFP) ambizioso e dinamico, pari a quasi 2 000 miliardi di EUR (ossia l’1,26 % del reddito nazionale lordo dell’UE in media tra il 2028 e il 2034). Questo quadro doterà l’Europa di un bilancio per gli investimenti a lungo termine che corrisponda alle sue ambizioni di essere una società e un’economia indipendenti, prospere, sicure e fiorenti nel prossimo decennio.

L’Europa si trova ad affrontare un numero crescente di sfide in numerosi settori quali la sicurezza, la difesa, la competitività, la migrazione, l’energia e la resilienza ai cambiamenti climatici. Questi non sono temporanei, ma riflettono cambiamenti geopolitici ed economici sistemici che richiedono una risposta forte e lungimirante.  

La Commissione propone pertanto una riprogettazione fondamentale del bilancio dell’UE, che sarà più snella, flessibile e incisiva. Rafforzerà in modo significativo la capacità dell’UE di realizzare le politiche fondamentali, affrontando nel contempo le priorità nuove ed emergenti. Questo bilancio continuerà a sostenere le persone, le imprese, gli Stati membri, le regioni, i partner e, soprattutto, il futuro collettivo dell’UE.

Un bilancio dell’UE moderno richiede fonti di reddito moderne e stabili. Per questo motivo la Commissione propone anche nuove risorse proprie e adeguamenti a quelle esistenti, che alleggeriranno la pressione sui bilanci nazionali, generando 58,5 miliardi di euro all’anno.

Qui maggiori informazioni.

PARLAMENTO
Svolta audizione dell’Ambasciatore del Regno di Danimarca in Italia, Peter Taksøe-Hengen
Le Commissioni congiunte Affari Esteri Senato e Politiche UE Camera hanno svolto l’audizione dell’Ambasciatore del Regno di Danimarca in Italia, Peter Taksøe-Hengen, sulle priorità del semestre di presidenza danese del Consiglio dell’Unione europea.

CAMERA DEI DEPUTATI
Svolta discussione su insindacabilità di procedimento penale contro On. Meloni, Donzelli, Delmastro delle Vedove
L’Aula ha svolto la discussione della Relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità, ai sensi dell’articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell’ambito di un procedimento penale nei confronti della deputata Meloni (Doc. IV-ter, n. 7-A), nei confronti dell’On. Donzelli (FdI) (Doc. IV-ter, n. 14-A), e dell’On. Delmastro delle Vedove (Doc. IV-ter, n. 16-A), approvando in seguito i tre documenti.

Approvato in I lettura Ddl Riforma fiscale
L’Aula ha proseguito l’esame del Ddl Riforma fiscale (AC 2384), approvandolo in prima lettura.
Nel corso della seduta, sono stati esaminati gli ordini del giorno ed è stato accolto il seguente di potenziale interesse:
– 9/2384-A/5 T2 L’abbate (M5S) – Impegna il Governo a valutare l’opportunità di introdurre, con riferimento alle grandi imprese in amministrazione straordinaria che accedono agli strumenti di pagamento parziale o dilazionato dei tributi ai sensi del provvedimento in esame, specifici meccanismi volti a garantire la tutela dei livelli occupazionali e la salvaguardia della coesione economico-sociale dei territori coinvolti.

Rinviato esame della Pdl Data center
Il Presidente Mulé (FI) ha comunicato che è stato convenuto il rinvio dell’inizio dell’esame della Pdl Data center (AC 1928) alla seduta di lunedì 28 luglio, nella quale sarà collocato dopo la discussione generale del disegno di legge S. 1553. Il relativo seguito dell’esame avrà luogo a partire dalla seduta di martedì 29 luglio, dopo l’eventuale seguito dell’esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

Presentata Pdl recante Modifica all’articolo 595 del codice penale, concernente la diffamazione commessa attraverso mezzi telematici
E’ stata presentata la Pdl a prima firma dell’On. Calderone (FI) recante Modifica all’articolo 595 del codice penale, concernente la diffamazione commessa attraverso mezzi telematici (AC 2514). Il testo non è al momento disponibile.

Avviato esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei
La Commissione Affari Esteri ha avviato l’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei, aggiornata al 30 giugno 2025 (Doc. CCXXXIII, n. 2). Il Relatore Calovini (FdI) ha presentato la Relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei per il periodo 1° luglio 2024 – 30 giugno 2025, sottolineando la natura strategica e di lungo periodo dell’iniziativa. Ha evidenziato l’estensione dei Paesi prioritari e l’internazionalizzazione del Piano, culminata nel vertice di Roma del 20 giugno, che ha prodotto accordi per 1,2 miliardi di euro. Ha richiamato le iniziative per affrontare il debito africano e le intese con Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Ha illustrato i nuovi strumenti finanziari operativi, come il Plafond Africa, la piattaforma Growth and Resilience e il programma TERRA. Ha inoltre ricordato i risultati ottenuti con SIMEST e SACE a favore delle PMI italiane. Infine, ha riferito sulla governance del Piano e sull’operatività del Comitato tecnico, che ha approvato progetti per 265 milioni di euro.

Sono stati quindi richiesti dall’On. Amendola (PD) e dall’On. Quartapelle Procopio (PD) chiarimenti e maggiori informazioni in merito all’esatta ripartizione degli stanziamenti destinati a progetti bilaterali e alle risorse effettivamente erogate.

Il Relatore si è dichiarato disponibile ad interloquire con il Governo per avere i chiarimenti richiesti e il Presidente Formentini (Lega) ha infine rinviato il seguito dell’esame ad altra seduta.

Svolta audizione in Indagine conoscitiva su sicurezza nazionale e nuove sfide per la difesa
La Commissione Difesa ha svolto l’audizione del professor Antonio Leandro (qui la memoria), ordinario di diritto internazionale presso l’Università degli Studi di Bari «Aldo Moro» nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulla sicurezza nazionale e nuove sfide per la difesa.

Prorogato termine per conclusione di Indagine conoscitiva su tecnologie quantistiche nel settore della difesa e della sicurezza
La Commissione Difesa ha altresì deliberato di prorogare il termine per la conclusione dell’Indagine conoscitiva sulle tecnologie quantistiche nel settore della difesa e della sicurezza al 13 novembre 2025. 

Approvato parere sullo Schema d.lgs recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti
La Commissione Bilancio ha proseguito e concluso l’esame dello Schema d.lgs recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti (Atto n. 275). Nel corso della seduta, il Presidente Cannata (FdI) ha avvertito che il Presidente della Camera ha trasmesso, in data 14 luglio 2025, l’intesa sancita sullo schema di decreto in esame dalla Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281. E’ quindi intervenuto in sostituzione del Relatore per ribadire che il provvedimento ha carattere compilativo e, pertanto, non presenta profili problematici dal punto di vista finanziario. Ha dunque proposto di esprimere, sullo stesso, parere favorevole, che è stato approvato dalla Commissione.

Proseguito esame di Schema d.lgs recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale
La Commissione Bilancio ha, altresì, proseguito l’esame dello Schema d.lgs recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale (Atto n. 276). Il Presidente Cannata ha ricordato che lo schema di decreto in esame è stato assegnato alla Commissione, ancorché non fosse corredato della prescritta intesa da sancire in nell’ambito della Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281. In proposito, ha quindi segnalato che, in considerazione di tale circostanza, il Presidente della Camera ha evidenziato l’esigenza che la Commissione non si pronunci definitivamente su tale schema prima che il Governo abbia provveduto a integrare la richiesta di parere nel senso indicato. Preso atto che la Conferenza unificata non si è ancora pronunciata al riguardo, nessuno chiedendo di intervenire, ha rinviato il seguito dell’esame del provvedimento ad altra seduta.

Approvato parere sullo Schema d.lgs recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti
La Commissione Finanze ha proseguito e concluso l’esame dello Schema d.lgs recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti (Atto n. 275). Il Presidente Osnato (FdI) ha ricordato che il termine per l’espressione del parere della Commissione è fissato al 18 luglio 2025 e che è pervenuta l’intesa della Conferenza unificata, di cui l’atto non era inizialmente corredato. Il Relatore Testa (FdI) ha quindi formulato una proposta di parere favorevole con una osservazione (qui il testo). La Commissione, infine, ha approvato la proposta di parere formulata dal Relatore, contenente la seguente osservazione:

– valuti il Governo l’opportunità di approfondire le verifiche di tipo ricognitivo sulle disposizioni vigenti in subiecta materia, onde assicurare, nella stesura finale del Testo unico, la corretta riproduzione del contenuto precettivo delle norme in vigore e del loro coordinamento in un corpo normativo omogeneo, in applicazione dei criteri di delega previsti dall’articolo 21 della legge n. 111 del 2023.

Proseguito esame DL Fiscale
La Commissione Finanze ha, altresì, proseguito l’esame del DL Fiscale (AC 2460). Il Presidente Osnato (FdI) ha avvertito che sono stati presentati due subemendamenti alle proposte emendative del Relatore (qui i testi). Il Relatore De Palma (FI) e la Sottosegretaria Lucia Albano hanno espresso il proprio parere sugli emendamenti accantonati e la Commissione è quindi passato alla votazione, approvandone alcune di non stretto interesse (qui il fascicolo). Il seguito dell’esame è infine stato rinviato ad altra seduta.

Svolte audizioni nell’ambito dell’esame della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni: il patto per l’industria pulita: una tabella di marcia comune verso la competitività e la decarbonizzazione
La Commissione Attività Produttive ha svolto le audizioni di rappresentanti della Banca d’Italia, di Energy & Strategy – Politecnico di Milano (qui la memoria), del WWF e di Assopetroli-Assenergia (qui la memoria) nell’ambito dell’esame della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni: il patto per l’industria pulita: una tabella di marcia comune verso la competitività e la decarbonizzazione (COM(2025) 85 final). 

La Commissione ha altresì proseguito l’esame della Comunicazione e il Presidente Gusmeroli (Lega) ha avvertito che si è concluso il ciclo di audizioni ed ha rinviato il seguito dell’esame ad altra seduta.

Svolte audizioni nell’ambito dell’esame della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni: il patto per l’industria pulita: una tabella di marcia comune verso la competitività e la decarbonizzazione
La Commissione Politiche UE ha svolto le audizioni di rappresentanti della Federazione Carta e Grafica (qui la memoria e qui le slide), dell’Unione energie per la mobilità (UNEM) (qui la memoria), di Confindustria-Federbeton, di Federazione Confindustria Macchine (qui la memoria) nell’ambito dell’esame Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni: il patto per l’industria pulita: una tabella di marcia comune verso la competitività e la decarbonizzazione (COM(2025) 85 final). 

Avviato esame congiunto di Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) 2016/679, (UE) 2016/1036, (UE) 2016/1037, (UE) 2017/1129, (UE) 2023/1542 e (UE) 2024/573 per quanto riguarda l’estensione alle piccole imprese a media capitalizzazione di determinate misure di attenuazione disponibili per le piccole e medie imprese e ulteriori misure di semplificazione e di Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le direttive 2014/65/UE e (UE) 2022/2557 per quanto riguarda l’estensione alle piccole imprese a media capitalizzazione di determinate misure di attenuazione disponibili per le piccole e medie imprese e ulteriori misure di semplificazione
La Commissione Politiche UE ha, altresì, avviato l’esame congiunto della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) 2016/679, (UE) 2016/1036, (UE) 2016/1037, (UE) 2017/1129, (UE) 2023/1542 e (UE) 2024/573 per quanto riguarda l’estensione alle piccole imprese a media capitalizzazione di determinate misure di attenuazione disponibili per le piccole e medie imprese e ulteriori misure di semplificazione (COM(2025) 501 final) e della Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le direttive 2014/65/UE e (UE) 2022/2557 per quanto riguarda l’estensione alle piccole imprese a media capitalizzazione di determinate misure di attenuazione disponibili per le piccole e medie imprese e ulteriori misure di semplificazione (COM(2025) 502 final). Il Relatore Giordano (FdI) ha illustrato le proposte legislative volte a estendere alcune disposizioni previste per le PMI anche alle piccole imprese a media capitalizzazione (SMC). Ha spiegato che queste imprese, pur non essendo PMI, hanno dimensioni inferiori rispetto alle grandi imprese e rivestono un ruolo chiave in settori strategici dell’UE. Ha evidenziato che le misure proposte mirano a evitare oneri sproporzionati per le SMC in crescita, attraverso deroghe e semplificazioni normative, nell’ambito del pacchetto “Omnibus IV”. Ha ricordato che le modifiche non sono state accompagnate da valutazioni d’impatto, ma da un documento con stime sui risparmi attesi. Infine, ha proposto di avviare audizioni con rappresentanti di Governo e imprese per valutarne meglio l’impatto.
Il seguito dell’esame è quindi stato rinviato ad altra seduta.

SENATO
Approvato in via definitiva il DL Infrastrutture
L’Aula ha concluso l’esame del DL Infrastrutture (AS 1579), sul quale la Commissione non ha completato l’esame, non riuscendo contestualmente a conferire il mandato al relatore a riferire in Assemblea. Nel corso della seduta l’Aula ha approvato definitivamente il provvedimento, su cui il Governo aveva precedentemente posto la questione di fiducia, con 104 voti favorevoli, 67 contrari e 1 astenuto.

Presentata mozione in tema di telemedicina
E’ stata presentata la mozione n. 1-00154, a prima firma del Sen. Zullo (FdI), che, tra le altre cose, impegna il Governo a:
– riconoscere risorse aggiuntive necessarie, mediche e amministrative, da parte delle rispettive Regioni di appartenenza in relazione al raggiungimento di un numero minimo di teleconsultazioni annue, erogate con puntualità e appropriatezza;
– potenziare la piattaforma nazionale di telemedicina perché raggiunga quanto prima la piena operatività, in collaborazione con i professionisti della rete nazionale tumori rari.

Presentata interrogazione in tema di politiche di coesione post-2027
E’ stata presentata l’interrogazione a risposta orale n. 3-02054, a prima firma del Sen. Irto (PD), ai Ministri per gli affari europei, dell’economia e delle finanze, e per gli affari regionali e le autonomie. Tale atto ha specificato che negli ultimi mesi è iniziato il confronto nelle sedi UE sul futuro delle politiche di coesione post-2027 e la proposta della Commissione europea prevede un unico fondo nazionale centralizzato e un piano per Stato membro, riducendo il ruolo delle Regioni. Ha specificato, inoltre, che ciò comporterebbe l’eliminazione delle attuali classificazioni regionali e della governance multilivello, a favore di una gestione governativa nazionale, con le Regioni, in particolare quelle del Mezzogiorno, che rischiano una significativa riduzione delle risorse. Considerato che questo approccio solleva forti preoccupazioni, poiché potrebbe compromettere la finalità stessa delle politiche di coesione previste dal Trattato UE, si è chiesto ai Ministri interrogati:
– se siano a conoscenza della proposta in fase di elaborazione presso la Commissione europea;
– quali siano le valutazioni del Governo in merito all’impatto potenzialmente negativo di tale riforma sulla coesione territoriale in Italia e sulla possibilità per le Regioni meridionali di mantenere un accesso equo e proporzionato alle risorse europee;
– se non ritengano necessario attivarsi con urgenza, nelle sedi europee e in raccordo con le Regioni italiane, per chiedere il mantenimento di criteri oggettivi di ripartizione dei fondi, basati sui divari economici e sociali, e per salvaguardare il ruolo delle regioni e dei partenariati nella programmazione delle politiche di coesione;
– quali iniziative intendano intraprendere per garantire, nel contesto della futura programmazione 2028-2035, un’effettiva perequazione territoriale e la continuità degli strumenti di sviluppo strutturale a beneficio dei territori più fragili, tra cui in particolare quelli del Mezzogiorno.

Proseguito esame del DL Economia
La Commissione Bilancio ha proseguito l’esame del DL Economia (AS 1565). In particolare, il Presidente Calandrini (FdI) ha comunicato che sono state riammesse all’esame alcune proposte emendative precedentemente inammissibili di non interesse, e che è stato ritirato un emendamento, di non particolare interesse.

Inoltre, sono state presentate le riformulazioni di alcuni emendamenti (qui i testi) di non interesse.

Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

Approvato parere su Schema dlgs recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti
La Commissione Finanze ha proseguito l’esame dello Schema dlgs recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti (Atto n. 275) approvando la proposta di parere favorevole (qui il testo), con osservazione della Relatrice Tubetti (Lega).

Proseguito esame Ddl IA
Le Commissioni riunite Ambiente ed Affari Sociali hanno proseguito l’esame del Ddl IA (AS 1146-B) ove il Presidente Zaffini (FdI) ha dato conto di emendamenti ed ordini del giorno presentati (qui il fascicolo), facendo presente che la Presidenza si sarebbe successivamente riservata di pronunciarsi sulla relativa ammissibilità.
In seguito, in sede di discussione generale segnaliamo i seguenti interventi di potenziale interesse:

– il Sen. Basso (PD), nel merito, ha contestato la soppressione alla Camera del comma che obbligava i sistemi di IA pubblici a usare server nazionali. Ha aggiunto che il PD aveva proposto di limitare l’obbligo ai dati strategici e tutelare anche la trasmissione dei dati, ma senza successo. Alla fine, ha specificato esser stata eliminata ogni obbligatorietà di conservazione dei dati in Italia;

– il Sen. Nave (M5S) ha criticato il fatto che gli emendamenti delle opposizioni siano stati respinti in Senato, sede naturale dell’approfondimento, mentre modifiche sostanziali sono poi avvenute alla Camera in tempi ristretti. Ha specificato di trovare contraddittorio che si sia prima insistito sulla conservazione nazionale di tutti i dati, per poi eliminare anche la tutela dei dati strategici sollevando dubbi su chi gestirà i dati, visto che la rete non è pubblica e ora i dati potranno essere conservati all’estero.

E’ intervenuto, in seguito, il Sottosegretario Butti che ha dichiarato che la soppressione dell’originario comma 2 dell’articolo 6, approvata dalla Camera con il favore di tutti i Gruppi parlamentari, è stata funzionale alla linearità e alla chiarezza interpretativa del testo.

Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

Proseguito esame DL Infrastrutture
La Commissione Ambiente ha proseguito l’esame del DL Infrastrutture (AS 1579). In particolare, il Presidente Fazzone (FI) ha comunicato che sono stati presentati 290 emendamenti e 34 ordini del giorno (qui il fascicolo). Inoltre, considerato che l’inizio dell’esame del provvedimento in Aula era previsto già nella giornata di ieri, la Commissione non ha concluso l’esame del provvedimento con il conferimento del mandato al Relatore.

Proseguito esame DL Sostegno comparti produttivi
La Commissione Industria ha proseguito l’esame del DL Sostegno comparti produttivi (AS 1561). In particolare, il Presidente De Carlo (FdI) ha comunicato che sono pervenuti i pareri non ostativi da parte della Commissione Bilancio e un parere favorevole dalla Commissione Ambiente. In seguito, ha comunicato che sono pervenuti 206 emendamenti, comprensivi degli emendamenti del Relatore (qui il fascicolo). La Commissione ha fissato il termine per la presentazione di subemendamenti a tali emendamenti dei Relatori nella giornata di venerdì 18 luglio alle ore 12.

Proseguito esame Ddl Legge annuale PMI
La Commissione Industria ha proseguito brevemente l’esame del Ddl Legge annuale PMI (AS 148437 e 565). In particolare, il Presidente De Carlo (FdI) ha comunicato che vi sarà una nuova tornata di audizioni sul provvedimento e poi si procederà alla scelta del testo base, su cui fissare il termine per la presentazione degli emendamenti. 

Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

BICAMERALI
Svolta audizione nell’ambito dell’Indagine conoscitiva in materia di semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione
La Commissione parlamentare per la semplificazione ha svolto l’audizione di Maria Agostina Cabiddu, professoressa di diritto pubblico presso il Politecnico di Milano e direttrice del master in data protection officer e transizione digitale nell’ambito dell’Indagine conoscitiva in materia di semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione.

ANAC
Italia-Cina, firmato Memorandum Anac di cooperazione
In seguito a un formale invito da parte del Vice Presidente della Commissione Nazionale di Supervisione (National Supervision Commission – NCS) della Repubblica Popolare Cinese, Fu Kui, il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), Giuseppe Busia, ha effettuato una visita ufficiale in Cina dal 13 al 17 luglio 2025.

La missione ha fatto seguito all’incontro bilaterale svoltosi a Roma il 31 ottobre 2024 tra Anac e NCS, durante il quale sono state esplorate prospettive di futura collaborazione, inclusa la possibilità di sottoscrivere un Memorandum d’intesa.

Al termine dell’importante bilaterale con il Vice Presidente della NCS, Fu Kui, è stato firmato il Memorandum di cooperazione tra Anac e NCS, alla presenza dell’Ambasciatore italiano in Cina.

L’accordo stabilisce un quadro di cooperazione bilaterale volto a rafforzare le politiche di prevenzione della corruzione e a promuovere un partenariato operativo, fondato su principi di equità, giustizia, inclusione e consenso reciproco. Le aree di collaborazione comprendono lo scambio di buone prassi, attività congiunte di capacity building (seminari, conferenze e corsi di formazione), l’identificazione e mitigazione dei rischi corruttivi, nonché lo scambio di know-how in materia di indagini e inchieste amministrative. La missione italiana in Cina ha visto, poi, due importanti incontri istituzionali.

Qui maggiori informazioni.

ACN
Cybersicurezza, obiettivi PNRR raggiunti. Italia promossa dall’Europa
Valutazione positiva della Commissione europea e cronoprogramma rispettato. Così, l’Italia, ha ottenuto il via libera alla settima rata dei finanziamenti previsti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un risultato di sistema, che coinvolge anche l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), protagonista del conseguimento degli obiettivi previsti (3 milestone e 1 target) dall’investimento 1.5 “Cybersecurity” della Missione 1 – Componente 1.

Con una dotazione complessiva di 623 milioni di euro, l’investimento ha posto le basi per una crescita strutturata della resilienza cyber del Paese, con interventi strategici a sostegno della Pubblica Amministrazione, del settore privato e delle infrastrutture critiche.

Qui maggiori informazioni.

MIMIT
UE: Urso incontra la Vicepresidente esecutiva Virkkunen. Ampia intesa sui principali dossier tecnologici
Le prospettive dell’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, recentemente inaugurato a Roma, il rafforzamento dell’autonomia strategica del continente in materia di tecnologie quantistiche e semiconduttori e le politiche Ue per la filiera dei cavi sottomarini: questi i temi al centro dell’incontro che si è tenuto a Palazzo Piacentini tra il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, e la Vicepresidente esecutiva della Commissione Europea per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen.

Riguardo all’impatto dell’intelligenza artificiale, il Ministro e la Vicepresidente si sono soffermati, in particolare, sul ruolo e sulle prospettive di crescita dell’AI Hub for Sustainable Development, sottolineando l’importanza della collaborazione tra Italia e Ue nella realizzazione di questo progetto. L’Hub, inaugurato il 20 giugno a Roma con la partecipazione della Commissione, è stato promosso nell’ambito della Presidenza italiana del G7 dal Mimit e dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e coinvolge imprese del G7 e dei paesi africani inclusi nel Piano Mattei.

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MIT
Digitalizzazione della logistica: dal MIT bando LogIN Business da 157 mln
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il bando ‘LogIN Business’, misura strategica da 157 milioni di euro prevista dal PNRR per sostenere la transizione digitale delle imprese di trasporto merci e logistica.

L’iniziativa punta a modernizzare il settore attraverso l’adozione di tecnologie interoperabili con la Piattaforma Logistica Nazionale, la dematerializzazione dei documenti, la pianificazione dei carichi e l’ottimizzazione dei flussi intermodali.

Si tratta di un intervento ad alto impatto sul sistema logistico nazionale, finalizzato a rafforzarne l’efficienza, la competitività e l’integrazione digitale.

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Presentazione del Codice di Condotta: evento online aperto al pubblico - 28 luglio 2025

 

“IL CODICE DI CONDOTTA PER I PRODUTTORI DI SOFTWARE GESTIONALE”

Lunedì 28 luglio 2025 | ore 10.00 – 12.00 

Evento gratuito online – su piattaforma Teams – rivolto ai soci e aperto al pubblico


Iscrizione obbligatoria tramite il link dedicato 

Le aziende associate ad AssoSoftware sono pregate di utilizzare il form distribuito dagli Uffici di Segreteria


Diventa operativo il Codice di Condotta dei Produttori di Software (CoC), un’iniziativa fortemente voluta da AssoSoftware per rafforzare il ruolo e la credibilità del nostro comparto nel contesto della protezione dei dati personali e della conformità normativa.

A tal fine si è costituita la Fondazione dedicata alla Promozione e al Monitoraggio del CoC, al cui interno, lo scorso 23 maggio, si è insediato l’Organismo di Monitoraggio (ODM), che avrà il compito di accompagnare le aziende nel percorso di adesione al Codice e di vigilare sul rispetto dei suoi principi (comunicato stampa).

Per illustrare nel dettaglio i contenuti salienti del CoC, le modalità di adesione e le condizioni agevolate riservate alle aziende associate ad AssoSoftware, abbiamo organizzato un webinar di presentazione rivolto ai soci e aperto al pubblico.


Aderire al Codice di Condotta rappresenta un’opportunità strategica per tutte le software house, in quanto:


  • Offre una garanzia di qualità e affidabilità dei prodotti, soprattutto in termini di compliance al GDPR
  • Protegge le aziende da potenziali contestazioni e reclami, che, dopo l’adesione, saranno valutati direttamente dall’ODM
  • Contribuisce a dare valore competitivo alle aziende aderenti sul mercato, che potranno fregiarsi del bollino di “Software Compliant al GDPR”

SCOPRI DI PIU’ SUL CODICE DI CONDOTTA


 


16 luglio 2025 - Attività parlamentare

CAMERA DEI DEPUTATI
Concluso esame Pdl Acquisizione dati traffico telefonico
L’Aula ha concluso l’esame della Pdl Acquisizione dati traffico telefonico (AC 1074-A) approvandola in prima lettura con 254 voti favorevoli, 0 astenuti e 0 contrari. In particolare, l’Aula ha approvato un solo emendamento di non particolare interesse e ha accolto due ordini del giorno di non interesse.

Svolta interrogazione concernente iniziative per la salvaguardia e la digitalizzazione dei faldoni giudiziari storici a rischio deterioramento
L’Aula ha svolto, altresì, l’interrogazione n. 3-02086, a prima firma dell’On. D’Orso (M5S), concernente iniziative per la salvaguardia e la digitalizzazione dei faldoni giudiziari storici a rischio deterioramento. In sede di risposta, il Sottosegretario di Stato per la Giustizia, Del Mastro delle Vedove, ha dichiarato che il Governo ha ribadito il proprio impegno nella digitalizzazione dei fascicoli giudiziari legati ai principali casi storici italiani, attraverso un protocollo d’intesa avviato nel 2015 e rinnovato fino al 2027. Tale protocollo, promosso da diversi enti istituzionali, ha consentito la digitalizzazione di atti relativi a casi come il sequestro Moro, le stragi del 1993-94, il Banco Ambrosiano, le Brigate Rosse e la strage di Ustica. Ha specificato, inoltre, che il progetto ha anche una valenza sociale: coinvolge detenuti formati per partecipare alle attività archivistiche, favorendone il reinserimento, e che il portale “Per non dimenticare” raccoglie i materiali digitalizzati. Ha aggiunto, in seguito, che il Ministero della Giustizia ha svolto un ruolo di impulso e coordinamento, anche con contributi economici significativi. In conclusione, ha dichiarato che l’iniziativa punta alla conservazione della memoria storica, rendendo accessibili i documenti sul web e che i risultati ottenuti finora sono considerati molto positivi.

Presentata mozione sul salario minimo
E’ stata presentata la mozione n. 1-00477 a prima firma dell’On. D’Alessio (Az) sul salario minimo, che impegna il Governo:
– ad adottare iniziative normative volte ad introdurre un salario minimo legale in Italia pari a 9 euro l’ora, per proteggere i lavoratori poveri e dare attuazione all’articolo 36, primo comma, della Costituzione, laddove si prevede che il lavoratore abbia diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa;
– ad adottare iniziative di competenza volte a prevedere nuove forme di incentivi e sanzioni per velocizzare il rinnovo dei Ccnl scaduti, al fine di tutelare i lavoratori coperti dai suddetti contratti;
– a sostenere in ogni sede opportuna la proposta del Parlamento europeo di vietare qualsiasi forma di tirocinio e stage non retribuito, per valorizzare e riconoscere quelle che sono, a tutti gli effetti, forme di lavoro, e in quanto tali meritevoli di un riconoscimento economico;
– a potenziare i sistemi di controllo sulla retribuzione dei tirocini, per rendere effettivo il divieto di tirocini e stage extracurriculari non retribuiti già in vigore formalmente ma non rispettato nella sostanza da un ampio numero di aziende.

Presentata interrogazione su dazi USA
E’ stata presentata l’interrogazione a risposta in Commissione n. 5-04256 a prima firma dell’On. Fossi (PD) sui dazi USA rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri, al Ministro delle imprese, al Ministro dell’agricoltura, con cui è stato chiesto:
– quali iniziative il Governo intenda adottare con urgenza in sede europea per sospendere o negoziare i dazi imposti dagli Stati Uniti, e con quali tempi previsti;
– se siano già state predisposte eventuali misure compensative o strumenti di sostegno economico per le imprese toscane colpite (ed in particolare quelle vitivinicole) da questa misura commerciale, con particolare attenzione alle piccole e medie aziende a partire da un piano straordinario di promozione e internazionalizzazione per i prodotti italiani verso mercati extra Usa;
– se intenda avviare un tavolo permanente con le regioni più esposte, come la Toscana, per monitorare l’evolversi della situazione e intervenire tempestivamente con misure di supporto coordinate.

Proseguito esame Ddl Semplificazione normativa (AC 2393)
La Commissione Affari Costituzionali ha proseguito brevemente l’esame del Ddl Semplificazione normativa (AC 2393). Non segnaliamo elementi di particolare interesse. Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

Proseguito esame DL Fiscale
La Commissione Finanze ha proseguito l’esame del DL Fiscale (AC 2460). Nel corso della seduta, la Commissione ha approvato alcune proposte emendative (qui il fascicolo) e il Relatore ne ha presentate alcune (qui i testi), di non diretto interesse. Sono stati poi respinti i seguenti emendamenti di potenziale interesse:

– 1.032 Alifano (M5S) – l’emendamento aggiunge l’articolo 1-bis recante Estensione del regime forfettario agli associati di associazioni professionali;
– 8.11 Merola (PD) – l’emendamento estende il regime agevolato della legge 398/1991, a decorrere dal 1° gennaio 2026 (salvo soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare) anche a:
– formazioni/associazioni politiche
– sindacati
– associazioni professionali
– associazioni di rappresentanza di categorie economiche
– associazioni di datori di lavoro
– enti sottoposti a direzione, coordinamento o controllo da parte dei suddetti enti.

Inoltre, è stato ritirato l’emendamento 1.037 Centemero (Lega) concernente una modifica al regime del patent box.

In allegato, la tabella emendamenti aggiornata.

Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato alla seduta prevista oggi, mercoledì 16 luglio alle ore 13.30.

Svolta interrogazione concernente l’attuazione dei piani per il potenziamento della connettività ferroviaria
La Commissione Trasporti ha svolto l’interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-04170, a prima firma dell’On. Casu (PD), concernente l’attuazione dei piani per il potenziamento della connettività ferroviaria.
In risposta, il Sottosegretario Ferrante ha dichiarato che il Gruppo Ferrovie dello Stato ha avviato un piano di innovazione per migliorare la connettività a bordo dei treni ad Alta Velocità. Ha specificato che il progetto, in collaborazione con Icomera, prevede l’uso combinato di reti 4G, 5G e satellitari per offrire un servizio Wi-Fi più veloce e stabile, inoltre, la stessa Icomera ha proposto una sperimentazione con Starlink per integrare la connettività satellitare nel sistema esistente. Ha aggiunto, sul tema, che l’obiettivo è aumentare la qualità dell’esperienza digitale dei passeggeri. Attualmente, Icomera è l’unico partner contrattuale, senza accordi diretti tra Trenitalia e Starlink.
In seguito, ha affermato che attualmente la sperimentazione riguarda solo il Wi-Fi passeggeri, escludendo ogni impatto sui sistemi di sicurezza, e che, in particolare, non interferisce con ERTMS o il futuro sistema FRMCS. In conclusione ha dichiarato che FS sta portando avanti separatamente progetti per l’infrastruttura ferroviaria, senza ricorso a tecnologie satellitari.

Testo completo della risposta.

SENATO
Assegnato DL Infrastrutture
La Presidente Castellone (M5S) ha comunicato che l’11 luglio è stato trasmesso dalla Camera e assegnato alla Commissione Ambiente il DL Infrastrutture (AS 1579).

Presentato il Ddl recante Disposizioni in materia di indicizzazione automatica degli stipendi
E’ stato presentato il Ddl a prima firma Cataldi (M5S) recante Disposizioni in materia di indicizzazione automatica degli stipendi (AS 1580).  Il testo non è al momento disponibile.

Presentato il Ddl recante Nuova disciplina del lavoro a tempo parziale
E’ stato presentato il Ddl a prima firma Camusso (PD) recante Nuova disciplina del lavoro a tempo parziale (AS 1581). Il testo non è al momento disponibile.

Assegnato il Ddl Concorrenza 2025
E’ stato assegnato alla Commissione Industria in sede referente il Ddl Concorrenza 2025 (AS 1578).

Presentata interrogazione in tema di concordato preventivo biennale
E’ stata presentata l’interrogazione a risposta orale n. 3-02045, a prima firma della Sen. Tajani (PD), al Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, con cui si è chiesto:

– a quanto ammonti ufficialmente il gettito derivante dall’applicazione del concordato preventivo biennale e se includa anche le entrate derivanti dalle misure di condono che hanno consentito ai soggetti ISA di sanare le annualità fiscali dal 2018 al 2022;
– se, a tal fine, intenda tempestivamente trasmettere al Parlamento una relazione tecnica della Ragioneria generale dello Stato sugli effetti della misura, con particolare riferimento alle conseguenze sulle future entrate del bilancio dello Stato e richiedere, altresì, una valutazione dell’UPB e della Corte dei conti sulla misura da trasmettere alle competenti Commissioni parlamentari;
– quale sarebbe stato il gettito per l’erario a carico dei contribuenti che hanno aderito al concordato in assenza di tale strumento; se intenda chiarire quale sia la composizione degli aderenti suddiviso per indice ISA e quale sia l’ammontare dei vantaggi fiscali riconosciuti ai contribuenti che hanno trovato conveniente aderire al concordato preventivo biennale;
– se non ritenga opportuno, anche attraverso l’utilizzo degli obblighi di comunicazione telematici, quali ad esempio le liquidazioni periodiche dell’IVA, anticipare la conoscenza del differenziale tra il reddito fiscale 2024 e quello concordato;
– se intenda rafforzare le misure di controllo nei confronti dei soggetti che aderiscono al concordato al fine di contrastare con efficacia le condotte illegittime riconducibili a prestazioni di servizi fittizie nei confronti di altri contribuenti che non hanno aderito;
– se il gettito conseguito con il concordato preventivo biennale sia sufficiente a garantire, come preannunciato dal Governo, le risorse addizionali necessarie per l’attuazione di interventi in favore delle fasce più deboli e del ceto medio e per tagliare le aliquote IRPEF.

Avviato esame Ddl Rendiconto 2024 e Ddl Assestamento 2025
La Commissione Bilancio ha avviato l’esame dei Ddl Rendiconto 2024 (AS 1566) e Ddl Assestamento 2025 (AS 1567) con l’illustrazione, da parte del Presidente e Relatore Calandrini (FdI), dei due provvedimenti. 

In particolare, in merito al primo provvedimento, ha specificato che il rendiconto dello Stato 2024, articolato tra conto del bilancio e conto patrimoniale, mostra un netto miglioramento rispetto al 2023 e alle previsioni iniziali e definitive, inoltre, il saldo netto da finanziare si attesta a -107,5 miliardi, migliorando di 17 miliardi rispetto al 2023 e di oltre 90 miliardi rispetto alle previsioni iniziali. Successivamente, ha affermato che l’indebitamento netto è pari a -99,8 miliardi, il risparmio pubblico a +44,6 miliardi e il ricorso al mercato a -393,1 miliardi, tutti in miglioramento. Inoltre, ha menzionato che le entrate finali aumentano del 5,7%, trainate da tributi, imposte sostitutive, IVA e alienazione di beni, e che le spese finali crescono solo del 2,9%, con un aumento della parte corrente e calo degli investimenti pubblici. In seguito ha menzionato che i residui attivi superano i passivi, generando un saldo positivo, e che anche in termini di cassa, migliorano tutti i saldi rispetto al 2023. Il patrimonio netto evidenzia un’eccedenza passiva di 2.909 miliardi, in peggioramento di 151 miliardi. Da ultimo, ha affermato che la Corte dei conti ha dichiarato regolare il rendiconto, con alcune eccezioni.

Sul secondo provvedimento ha affermato che il disegno di legge di assestamento aggiorna le previsioni di bilancio 2025 a metà esercizio, tenendo conto delle variazioni delle entrate e spese registrate nei primi mesi dell’anno. Ha aggiunto che le entrate finali aumentano di 15,8 miliardi e le spese finali di 18,1 miliardi, portando il saldo netto da finanziare a -189,3 miliardi, e che il risparmio pubblico migliora di 5,7 miliardi, mentre il ricorso al mercato peggiora lievemente. Ha specificato poi che le variazioni sono in gran parte neutre per l’indebitamento netto, ma generano un miglioramento complessivo di 500 milioni, che le entrate extratributarie crescono grazie a versamenti UE, dividendi, giochi e crisi bancarie e che le spese correnti aumentano per rimborsi, redditi da lavoro e consumi intermedi, mentre calano interessi e contributi UE. Ha aggiunto che gli investimenti alle imprese crescono di 8 miliardi, i residui attivi sono stimati in 254 miliardi, i passivi in 192, e che le variazioni risultano coerenti con gli obiettivi del Piano strutturale di bilancio 2025–2029 e con le nuove regole UE sulla spesa netta.

In seguito, la Commissione ha fissato il termine per la presentazione di emendamenti giovedì 17 luglio 2025 alle ore 12.

Infine, relativamente ai due provvedimenti, il presidente Calandrini ha ricordato che il disegno di legge sul rendiconto è inemendabile, salvo modifiche tecniche o formali. Per il disegno di assestamento, ha specificato, invece, che gli emendamenti devono riferirsi alle unità di voto parlamentare e devono riguardare previsioni di competenza o di cassa, ma non i residui, che derivano da accertamenti contabili. Ha menzionato, altresì, che le modifiche alle entrate sono ammissibili solo se supportate da documentazione tecnico-finanziaria. In aggiunta, gli emendamenti non devono peggiorare i saldi di finanza pubblica e, se onerosi, vanno compensati con risorse di altre unità di voto. Successivamente, ha dichiarato che solo le spese non inderogabili possono essere emendate e non è ammessa la compensazione tra spesa corrente e conto capitale. Infine, ha affermato che le modifiche agli stanziamenti di cassa sono possibili solo entro i limiti della massa spendibile.

Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

Proseguito esame DL Economia
La Commissione Bilancio ha proseguito brevemente l’esame del DL Economia (AS 1565). Il Presidente Calandrini ha comunicato la presentazione della riformulazione di un emendamento di non diretto interesse e il seguito dell’esame è stato, infine, rinviato.

Proseguito esame Schema Dlgs recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti
La Commissione Finanze ha proseguito l’esame dello Schema Dlgs recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti (Atto n. 275). In particolare, la Relatrice Tubetti (FdI) ha illustrato una proposta di parere favorevole al provvedimento, con un’osservazione (qui il testo). Nello specifico, secondo tale proposta, la Commissione Finanze esprime parere favorevole, invitando il Governo a valutare l’opportunità di una verifica in ordine alla effettiva vigenza delle disposizioni recate dagli articoli 198-200, sollecitando al contempo un’ulteriore ricognizione delle disposizioni in vigore in materia di esenzione delle imposte indirette riferite a immobili interessati da altri eventi calamitosi, con caratteristiche analoghe, al fine di inserire anche tali disposizioni nel capo del Testo unico in argomento.

Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

Avviato esame DL Infrastrutture in II lettura
La Commissione Ambiente ha avviato l’esame del DL Infrastrutture (AS 1579), già approvato dalla Camera, con l’illustrazione del provvedimento da parte del Relatore Germanà (Lega).
Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

Svolte audizioni in esame Ddl Legge annuale PMI
La Commissione Industria ha svolto, nell’ambito dell’esame del Ddl Legge annuale PMI (AS 1484), le audizioni di rappresentanti di Tripadvisor, Booking, Gruppo NSA, Trustpilot Italia. Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

BICAMERALI
Svolta audizione del Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), Vittorio Rizzi
Il Copasir ha svolto l’audizione del Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), Vittorio Rizzi.

Dipartimento per la trasformazione digitale
Mappa dei Comuni digitali, pubblicato il Rapporto 2025
Alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione e alla transizione digitale Alessio Butti e del Presidente di ANCI e Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, è stato presentato a Roma il primo Rapporto “Mappa dei Comuni digitali” sullo stato di digitalizzazione dei comuni italiani, frutto del lavoro congiunto tra il Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI).

“La pubblicazione del Rapporto 2025 sulla Mappa dei Comuni digitali testimonia il grande lavoro svolto dal Governo in sinergia con ANCI. Grazie a questa preziosa collaborazione, siamo riusciti a monitorare con rigore e trasparenza lo stato di digitalizzazione dei comuni italiani, mettendo in luce risultati eccellenti nell’adozione di servizi digitali. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi PNRR sul digitale e questo sta portando effetti concreti per migliorare l’efficienza amministrativa e la qualità dei servizi verso i cittadini” ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti.

Qui maggiori informazioni.

CONSIP
Gara Servizi di monitoraggio sull’esecuzione dei contratti ICT (ed.4)
Consip SpA ha indetto una gara a procedura aperta per l’appalto di servizi di monitoraggio sull’esecuzione dei contratti ICT per Inail (ed. 4) – ID Sigef  2855.
La documentazione di gara potrà essere prelevata, esclusivamente, in formato elettronico. La stessa ha valenza ufficiale solo se firmata digitalmente; diversamente, essa ha una valenza meramente informativa.
I chiarimenti saranno, esclusivamente, pubblicati in formato elettronico, anche firmato digitalmente, sui siti indicati nel bando, tra cui il sito www.consip.itQui maggiori informazioni.

MIMIT
Data Center, al via la consultazione pubblica sulla Strategia per attrazione investimenti industriali esteri
Al via da oggi, fino al 16 agosto, la consultazione pubblica sulla “Strategia per l’attrazione in Italia degli investimenti industriali esteri in data center” con l’obiettivo di raccogliere osservazioni, suggerimenti e proposte da parte di cittadini, imprese, istituzioni e altri soggetti interessati.

La Strategia – elaborata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri – costituisce un testo di indirizzo essenziale per orientare lo sviluppo e la distribuzione delle infrastrutture digitali strategiche sul territorio e mira a favorire la nascita di un ecosistema competitivo per i Data Center. Il documento punta, altresì, a promuovere la posizione dell’Italia come hub di investimenti per il settore, garantendo una localizzazione equilibrata e sostenibile, in linea con le caratteristiche e le esigenze delle diverse aree del Paese.

Qui maggiori informazioni.


15 luglio 2025 - Attività parlamentare

GOVERNO
Consiglio dei Ministri n. 134
Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 14 luglio 2025, alle ore 17.06 a Palazzo Chigi.
In particolare, per quanto di potenziale interesse, il Consiglio ha approvato in esame preliminare:
– Schema Dlgs correttivo IRPEF e IRES: il testo introduce norme di semplificazione per le persone fisiche e le imprese, in un’ottica di maggiore trasparenza ed equità;
– Schema Dlgs TU IVA: il provvedimento, che ha carattere compilativo, trasfonde in un unico testo la vigente disciplina relativa all’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e abroga contestualmente le disposizioni di riferimento.

Inoltre, il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha illustrato la “Relazione sull’attuazione della revisione della spesa per l’esercizio 2024 e il conseguimento degli obiettivi di risparmio definiti nel Documento di economia e finanza 2022 e 2023”. Tale Relazione, richiesta nell’ambito della riforma 1.13 (riforma della spending review) del PNRR, attesta il complessivo raggiungimento degli obiettivi di risparmio fissati per il 2024 e dà conto dei risultati conseguiti nel processo di revisione della spesa.

Qui il comunicato stampa completo.

Per i testi dei due provvedimenti approvati in esame preliminare rimandiamo alle bozze condivise nella newsletter di ieri.

CAMERA DEI DEPUTATI
Avviato esame del Ddl Riforma fiscale
L’Aula ha avviato l’esame del Ddl Riforma fiscale (AC 2384), svolgendo la discussione sulle linee generali del provvedimento. Non segnaliamo interventi di particolare interesse.
Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

Svolta discussione su linee generali delle mozioni concernenti iniziative in materia di povertà lavorativa
L’Aula ha, altresì, svolto la discussione sulle linee generali della mozione n. 1-00444, a prima firma dell’On. Scotto (PD), Barzotti (M5S), Mari (AVS) ed altri, concernente iniziative in materia di povertà lavorativa. In particolare, è stata aggiunta la mozione n. 1-00475, a prima firma dell’On. Boschi (IV), che è stata discussa congiuntamente poiché concernente materia analoga. Inoltre, in sede di discussione, segnaliamo il seguente intervento di potenziale interesse:

– l’On. Coppo (FdI) ha affermato che il Governo Meloni rivendica risultati positivi sull’occupazione: nel 2025 ci sono oltre 24 milioni di occupati, con una crescita dei contratti a tempo indeterminato e un aumento dell’occupazione femminile e giovanile. Ha indicato, inoltre, le politiche attive del lavoro, la riforma del welfare con l’Assegno di inclusione e il taglio del cuneo fiscale, come strumenti concreti contro il lavoro povero. In seguito, ha specificato che il Governo rifiuta il salario minimo legale, preferendo la contrattazione collettiva, ed interventi a favore delle partite IVA e riforme fiscali per le fasce deboli. Ha rilanciato, in seguito, la produttività attraverso innovazione e digitalizzazione. In conclusione, ha dichiarato che la linea del Governo è investire nella stabilità occupazionale e nella crescita economica strutturale, rifiutando logiche assistenzialiste.

Il seguito dell’esame è stato, quindi, rinviato.

Presentata mozione in tema di povertà lavorativa
E’ stata presentata una nuova mozione sul tema della povertà lavorativa a prima firma dell’On. Schifone (FdI) n. 1-00476. La mozione impegna il Governo, tra le altre cose:

– a proseguire e rafforzare le politiche di sostegno all’occupazione stabile e di qualità, in particolare attraverso misure mirate di incentivo all’assunzione a tempo indeterminato, alla trasformazione dei contratti precari e alla valorizzazione delle competenze, con l’obiettivo di favorire una crescita occupazionale sostenibile e un aumento delle retribuzioni reali;

– ad assumere iniziative di competenza volte a sostenere e potenziare la contrattazione collettiva nazionale, quale strumento fondamentale per garantire trattamenti economici e normativi adeguati, incentivando, altresì, la contrattazione di secondo livello, in coerenza con il reale potere d’acquisto su base territoriale e con le specificità dei settori produttivi, assicurando, in entrambi i casi, trasparenza e certezza nei rapporti di lavoro e contrastando fenomeni di dumping salariale e contrattuale;

– a promuovere l’attuazione della legge n. 76 del 15 maggio 2025 sulla partecipazione dei lavoratori all’impresa, anche attraverso campagne informative e strumenti di supporto operativo per le imprese e le parti sociali, con l’obiettivo di favorire l’adozione di modelli partecipativi che consentano l’incremento del potere contrattuale dei lavoratori e la redistribuzione equa degli utili;

– a valutare l’opportunità di potenziare le iniziative volte a introdurre strumenti di incentivazione fiscale, anche attraverso l’assegnazione di azioni aziendali, in favore dei lavoratori dipendenti appartenenti alle fasce più fragili, al fine di promuovere forme strutturate di partecipazione alla vita economica dell’impresa e meccanismi innovativi di remunerazione;

– ad adottare iniziative volte a rendere pienamente operativi i meccanismi di contrasto al lavoro irregolare e sottopagato, rafforzando gli strumenti di vigilanza, interoperabilità delle banche dati, controlli ispettivi e obblighi di rendicontazione, anche nell’ambito dei contratti pubblici, per garantire il rispetto dei minimi retributivi stabiliti dalla contrattazione collettiva più rappresentativa;

– a promuovere, in collaborazione con le parti sociali, una strategia nazionale per la produttività e qualità del lavoro, che integri investimenti in formazione, innovazione tecnologica, politiche attive e sviluppo delle filiere ad alto valore aggiunto, quale strumento strutturale per innalzare i livelli retributivi e rafforzare la competitività del sistema Paese.

SENATO
Proseguito esame DL Economia
La Commissione Bilancio ha proseguito l’esame del DL Economia (AS 1565). In particolare, il Presidente Calandrini (FdI) ha svolto le dichiarazioni di inammissibilità.

Inoltre, ha comunicato che sono state presentate le riformulazioni di alcuni emendamenti (qui i testi) di non particolare interesse.

In allegato, condividiamo la tabella emendamenti aggiornata relativa agli emendamenti di potenziale interesse.

CONSIP
AQ Videosorveglianza (ed. 3)
Consip Spa ha indetto una gara a procedura aperta per l’appalto di fornitura di sistemi di videosorveglianza e servizi connessi per le pubbliche amministrazioni ai sensi dell’art. 26 legge n. 488/1999 e s.m.i. e dell’art. 58 legge n. 388/2000 – (ed. 3) – ID Sigef 2697.

La documentazione di gara potrà essere prelevata, esclusivamente, in formato elettronico. La stessa ha valenza ufficiale solo se firmata digitalmente; diversamente, essa ha una valenza meramente informativa.

I chiarimenti saranno, esclusivamente, pubblicati in formato elettronico, anche firmato digitalmente, sui siti indicati nel bando, tra cui il sito www.consip.it.

Qui maggiori informazioni.

GPDP
RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ 2024 
L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali – composta da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza – ha presentato oggi la Relazione sull’attività svolta nel quinto anno di mandato del Collegio.

La Relazione illustra i diversi fronti su cui è stata impegnata l’Autorità nel corso di un anno caratterizzato da interventi in ambiti fortemente innovativi – come le nuove tecnologie emergenti, l’intelligenza artificiale generativa, i modelli “pay or ok” e l’addestramento dei sistemi di IA tramite web scraping – accanto a costanti consolidate come il contrasto al telemarketing aggressivo, la tutela dei soggetti più vulnerabili e la protezione dei dati sanitari.

Su entrambi i versanti, tra loro reciprocamente connessi, il Garante ha attuato il bilanciamento tra i diritti in gioco indicato dalla legge a tutela della persona.

Il 2024 ha visto una serie di interventi centrati sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale: in particolare, le implicazioni della tecnologia; l’Intelligenza Artificiale generativa; l’economia fondata sui dati; le grandi piattaforme e la tutela dei minori; i sistemi di age verification; i big data; la sicurezza dei sistemi e la protezione dello spazio cibernetico; la monetizzazione dei dati personali; i fenomeni di cyberbullismo.

Qui maggiori informazioni.


Trasporto e movimentazioni delle merci, ritocchi alla fatturazione con l’ok al reverse charge - NORME E TRIBUTI PLUS DEL 15/07/2025

a cura di Fabio Giordano, Comitato tecnico AssoSoftware

La novità introdotta dalla legge di Bilancio 2025 è subordinata al rilascio dell’autorizzazione del Consiglio dell’Unione europea

Alla fine dello scorso anno il legislatore, con l’articolo 1, commi 57-63, della legge 207/2024 (legge di Bilancio 2025), ha deciso di estendere l’applicazione del meccanismo del reverse charge alle prestazioni di servizi effettuate tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali. Nella stesura originaria tali contratti dovevano essere «caratterizzati da un prevalente utilizzo di manodopera e beni strumentali di proprietà del committente».

Lo scorso mese di giugno, per effetto delle disposizioni contenute nell’articolo 9 del Dl 84/2025 (cosiddetto Decreto fiscale) sono state eliminate dall’articolo 17, comma 6, lettera a-quinquies), del Dpr 633/1972, le parole «caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo o a esso riconducibili in qualunque forma», venendosi così a estendere la facoltà di applicazione del meccanismo del reverse charge a qualsiasi tipologia di contratto di appalto di trasporto e movimentazioni delle merci.

L’efficacia della disposizione è tuttavia subordinata al rilascio di autorizzazione da parte del Consiglio dell’Unione europea.


L’opzione per il pagamento dell’Iva

In attesa dell’autorizzazione da parte del Consiglio Ue, il prestatore e il committente potranno comunque optare affinché il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto sulle prestazioni rese sia effettuato dal committente, in nome e per conto del prestatore.

L’opzione, che potrà essere esercitata anche con riferimento ai rapporti tra l’appaltatore e gli eventuali subappaltatori, ha durata triennale e dovrà essere comunicata dal committente all’agenzia delle Entrate con apposito modello approvato con provvedimento del direttore delle Entrate.

L’applicazione del meccanismo del reverse charge comporta che:

  • la fattura dovrà essere emessa dal prestatore, ai sensi dell’articolo 21 del Dpr 633/1972;
  • l’imposta dovrà essere versata dal committente, in nome e per conto del prestatore, con il modello F24, senza possibilità di compensazione, entro il giorno 16 del mese successivo alla data di emissione della fattura da parte del prestatore.

L’aggiornamento dei gestionali

Gli impatti, lato gestionali, sono numerosi per cui si prefigura un’attività importante di aggiornamento per le software house associate ad AssoSoftware, non appena sarà approvato il modello di comunicazione dell’opzione ovvero non appena sarà rilasciata, da parte del Consiglio dell’Unione europea, l’apposita autorizzazione. Peraltro, qualora dovesse giungere prima l’autorizzazione dell’Unione europea, l’applicazione del meccanismo del reverse charge coinvolgerebbe già da subito un numero molto elevato di soggetti, non trattandosi più di una scelta, bensì di un obbligo. Con impatti a livello informatico ancora più importanti. Proviamo a elencare le principali modifiche che dovranno essere apportate ai software gestionali:

  • per le fatture attive, che dovranno essere emesse con Natura N6, in fase di registrazione dovrà essere prevista un’apposita classificazione per poter compilare il rigo VE35 della dichiarazione annuale Iva;
  • per le fatture passive, contraddistinte dalla Natura N6, in fase di registrazione dovrà essere prevista un’apposita classificazione per poter compilare il quadro VJ della dichiarazione annuale Iva;
  • lato ciclo passivo, dovranno essere sviluppate apposite funzionalità per poter generare automaticamente il modello F24 con l’importo dell’Iva da versare relativa a queste specifiche operazioni, in relazione alle quali è possibile venga istituito uno specifico codice tributo. Il versamento dovrà essere effettuato con cadenza mensile, risultando apparentemente irrilevante la periodicità con cui viene effettuata dal committente il versamento dell’Iva;
  • in ambito fatturazione elettronica, poiché l’applicazione del meccanismo del reverse charge comporta la produzione del documento d’integrazione TD16, è probabile che tale documento dovrà essere integrato con gli estremi del versamento effettuato con il modello F24, come già accade per altri documenti di integrazione TD;
  • nella liquidazione periodica dovrà essere indicato che l’Iva è stata assolta con il meccanismo del reverse charge, che il versamento è stato effettuato con il modello F24 e che quindi il debito non rientra in liquidazione.

Si tratta di un elenco di attività di allineamento delle procedure non necessariamente esaustivo. I reparti di produzione delle software house stanno già analizzando tutti gli interventi da effettuare, che saranno effettivamente realizzati non appena vi sarà la certezza che le citate norme diventeranno realmente operative.

Si auspica chiaramente che il tempo a disposizione delle case di software possa essere congruo rispetto alle attività da svolgere, soprattutto nel caso in cui tale operatività sia introdotta come obbligo e non sia solo un’opzione, e quindi interessi una platea particolarmente ampia di stakeholders.


Dati sanitari per la precompilata, i software si preparano all’unico invio annuale - NORME E TRIBUTI PLUS DELL'08/07/2025

a cura di Fabio Giordano, Comitato tecnico AssoSoftware

Cambia lo scenario dopo le modifiche del decreto correttivo che ha previsto a regime il divieto di trasmissione delle fatture elettroniche per prestazioni mediche verso consumatori finali

Il Dlgs 81/2025 (decreto correttivo) è nuovamente intervento in materia di fatturazione delle prestazioni sanitarie, stabilendo:

  • il divieto definitivo (ossia «sine die») di emissione delle fatture elettroniche per le prestazioni sanitarie effettuate verso consumatori finali, per i soggetti tenuti all’invio al sistema tessera sanitaria (Sts) dei dati utili ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata (articolo 2);
  • l’unificazione delle due scadenze semestrali in un’unica scadenza annuale, a partire dal 2025, per l’invio al sistema tessera sanitaria dei dati utili ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata. Il nuovo termine dovrà essere stabilito con decreto del ministero dell’Economia (articolo 5).

I software che permettono di gestire e inviare i dati delle prestazioni sanitarie al Sts dovranno quindi essere adeguati entro la fine dell’anno, per permettere agli operatori di effettuare un unico invio annuale, stante che rimane sempre possibile continuare a inviare i dati delle fatture emesse e incassate in qualsiasi momento dell’anno, trasmettendoli anche in tempo reale.

Tali software appartengono a due grandi famiglie:

1) quelli progettati e realizzati come estensione dei software di fatturazione elettronica, i quali tuttavia vengono configurati per non inviare allo Sdi (Sistema di interscambio) i file Xml. Essi sono in grado di gestire anche gli incassi ed effettuare l’invio automatico al sistema tessera sanitaria dei dati delle sole fatture effettivamente incassate, eventualmente anche in proporzione alla quota parte incassata nel caso di incasso parziale;

2) quelli concepiti come estensione dei software di contabilità, anch’essi in grado di gestire anche gli incassi ed effettuare l’invio al sistema tessera sanitaria dei dati delle sole fatture effettivamente incassate.

I primi sono di solito utilizzati direttamente dai medici e dalle strutture sanitarie per emettere le fatture, mentre i secondi sono utilizzati dagli intermediari fiscali che effettuano il servizio di trasmissione dei dati al sistema Tessera sanitaria per conto dei propri clienti operatori sanitari, dopo aver registrato in contabilità le relative fatture.

Ebbene, sembra abbastanza evidente che al momento il legislatore abbia deciso di abbandonare la strada della fatturazione elettronica, in quanto tutto il processo è rimasto imbrigliato nelle problematiche legate alla privacy e alla necessità di disporre non solo i dati delle fatture emesse, ma anche quelli dei relativi incassi.

Si tratta di problematiche che con la giusta volontà potrebbero in realtà essere superate, sia con interventi tecnici mirati che consentirebbero di superare i problemi legati alla privacy, sia introducendo semplificazioni legislative, quali ad esempio quella dell’eliminazione del criterio di cassa, visto che quasi sempre le fatture vengono emesse solo dopo l’incasso e che comunque, come conseguenza di una fattura non incassata vi è sempre l’emissione di una nota di variazione, il cui effetto impositivo negativo ricade sul paziente anche se in precedenza si era dedotto la spesa.

Superate tutte le difficoltà, l’utilizzo della fatturazione elettronica anche per medici e le strutture sanitarie, in luogo dell’anacronistico invio al Sts, porterebbe vantaggi a tutti gli stakeholders.


Il 770 semplificato ai tempi supplementari. In attesa di superare l’ostacolo sul visto per i crediti elevati - NORME E TRIBUTI PLUS DEL 01/07/2025

a cura di Fabio Giordano, Comitato tecnico AssoSoftware

Rinvio necessario per aggiornare i gestionali e rendere disponibili le nuove funzionalità agli utilizzatori

Con provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 3 giugno 2025 (n. 241540/2025) è stato ufficializzato al 30 settembre 2025 il differimento del termine per l’invio del «Prospetto delle ritenute/trattenute operate» da allegare al modello F24, che riepiloga le ritenute e trattenute operate da gennaio ad agosto di quest’anno (si veda l’articolo «Slitta al 30 settembre il termine per il 770 mensile»), rispetto al termine inizialmente previsto del 30 aprile 2025.

Va ricordato, infatti, che a partire dal 2025 i sostituti d’imposta con non più di cinque percipienti, che rispettano determinati requisiti, possono assolvere l’obbligo dichiarativo annuale comunicando già durante l’anno, in sede di versamento periodico con il modello F24, i dati delle ritenute e trattenute operate, senza dover più predisporre e inviare l’anno successivo il modello 770.

Il differimento al 30 settembre 2025 del suddetto termine era stato richiesto nei mesi scorsi dalle software house rappresentate da AssoSoftware, per poter disporre del tempo sufficiente per aggiornare i propri gestionali e rendere così disponibili le nuove funzionalità agli utilizzatori professionali già con riferimento al 2025, seppure solo per l’ultima parte dell’anno.

È in ogni caso evidente che la disponibilità dei software gestionali a partire dal mese di settembre, da parte di quelle software house che decideranno di realizzarli e di renderli disponibili ai propri clienti, non potrà che essere propedeutica e circoscritta a utilizzo limitato e “sperimentale” per il 2025. Con una diffusione che potrebbe aumentare sensibilmente già a partire dal 2026, soprattutto se in questa fase sperimentale vi sarà spazio per apportare alcuni correttivi che AssoSoftware ha già individuato e che ne semplificherebbero ulteriormente l’usabilità, rendendone davvero vantaggioso il suo utilizzo.

In ogni caso, grazie alle funzionalità che verranno implementate nei gestionali, la produzione del «Prospetto delle ritenute/trattenute operate» da allegare al modello F24 sarà nella stragrande maggioranza dei casi totalmente automatica e non richiederà nessuna attività aggiuntiva agli operatori professionali degli studi e delle aziende.

In pratica, le funzionalità di elaborazione dei modelli F24 si preoccuperanno anche di “indagare” se all’interno degli F24 prodotti esistono uno o più codici tributo relativi a ritenute o trattenute operate, tra quelli elencati nell’Allegato 1 al citato Provvedimento del 31 gennaio 2025. In questo caso, dopo aver impostato coerentemente il periodo di riferimento, saranno in grado di generare e quindi di trasmettere, insieme all’F24, anche il «Prospetto delle ritenute/trattenute operate».

La nuova modalità dichiarativa risulterà sicuramente interessante per gli intermediari di area fiscale (ad esempio i commercialisti e i centri di assistenza fiscale), i cui clienti devono versare esclusivamente ritenute di lavoro autonomo con codice tributo “1040”.

Ma anche per i consulenti del lavoro e per le aziende con dipendenti, anche se in ambito lavoro i crediti da dichiarazione sono al momento forse più facilmente gestibili tramite il quadro SX del modello 770. Si è infatti ancora in attesa di chiarimenti da parte dell’Ade sull’utilizzo di alcuni codici tributo per i crediti da dichiarazione, quali ad esempio il «6781» e il «6782».

Va infine segnalato che l’agenzia delle Entrate ha in questi mesi fugato quasi tutti i dubbi che erano emersi da una prima lettura delle specifiche tecniche, che ponevano vincoli operativi, connessi all’utilizzo del nuovo modello F24 integrato, ritenuti dalle software house eccessivamente stringenti.

Tra i maggiori vincoli tecnici rilevati vi erano infatti:

  • l’apparente impossibilità di utilizzare il nuovo flusso «F7725» per i tributi a debito e a credito diversi da quelli del sostituto d’imposta, elencati nell’Allegato A;
  • l’impossibilità di utilizzare il nuovo flusso «F7725» in assenza di almeno un tributo a debito del sostituto d’imposta, stante l’obbligatorietà della presenza su ciascun F24 del record N contenente i dati del nuovo «Prospetto delle ritenute/trattenute operate».

Tali limitazioni avrebbero costretto il contribuente, in molti casi, a inviare ogni mese due diversi flussi.

Tra i primi e più importanti chiarimenti forniti vi è quello che il nuovo modello F24 integrato sarà omnicomprensivo e permetterà di accogliere qualsiasi codice tributo a debito o a credito, potendosi continuare ad applicare le normali regole di compilazione e compensazione dell’F24 tradizionale, anche in assenza di tributi a credito del sostituto d’imposta.

Di fatto il «Prospetto delle ritenute/trattenute operate», da includere telematicamente nel modello F24 integrato tramite il record N, sarà disaccoppiato rispetto al contenuto dell’F24 (record V) e non vi sarà alcun controllo di coerenza tra quanto indicato nei due record.

Tra i problemi ancora da risolvere, vi è quello dell’impossibilità di apporre il Visto di conformità per l’utilizzo in compensazione dei crediti di importo elevato. Anche su questo punto l’agenzia delle Entrate si è riservata di trovare una possibile soluzione.

Un altro interessante chiarimento che l’agenzia delle Entrate dovrebbe fornire è quello della coesistenza di due diversi consulenti dell’azienda che a oggi possono compilare separatamente il modello 770.

Al momento l’ipotesi più plausibile è quella che dovrebbe essere consentito ai due consulenti di utilizzare il modello F24 integrato, ma con la limitazione che il suo utilizzo dovrà essere effettuato da entrambi, seppur separatamente. Qualora invece anche uno solo dei due opti per la compilazione del modello 770, dovranno entrambi utilizzare tale modello di dichiarazione dei sostituti d’imposta. Anche su questa ipotesi l’agenzia delle Entrate si è riservata di effettuare un ulteriore approfondimento.


Proroga dei versamenti necessaria per gestire le complessità generate dal concordato preventivo - NORME E TRIBUTI PLUS DEL 24/06/2025

a cura del comitato tecnico AssoSoftware

Le specifiche tecniche sono diventate così complesse da rendere difficoltosa la traduzione informatica perfino per gli addetti ai lavori

Il legislatore, con l’articolo 12 del Dl 84/2025 e con l’articolo 11 del Dlgs 81/2025, ha rispettivamente:

  • posticipato i termini di versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni fiscali dal 30 giugno 2025 al 21 luglio 2025 per i professionisti e le imprese soggetti agli Isa, per quelli in regime di vantaggio o forfettario, e per i soci e gli associati di soggetti che applicano gli Isa;
  • posticipato il termine entro il quale i contribuenti possono esercitare la volontà di aderire al concordato preventivo biennale che passa dall’originaria scadenza del 31 luglio 2025 (ovvero l’ultimo giorno del settimo mese successivo alla chiusura del periodo di imposta) al 30 settembre 2025 (ovvero l’ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo di imposta), pur restando in vigore la possibilità di adesione autonoma (articolo 11).

Si tratta di due diverse proroghe inerenti ai modelli Redditi 2025, sulle quali è forse utile fare qualche considerazione.


Posticipo dei termini di versamento delle imposte

In relazione al posticipo dei termini di versamento delle imposte, va detto che si è trattato di una decisione assolutamente doverosa, viste le difficoltà che quest’anno stanno affrontando tutti gli operatori del settore, comprese le software house associate ad AssoSoftware, per l’adeguamento dei software gestionali.

Difficoltà quasi tutte riconducibili agli effetti “a pioggia” dell’innesto del concordato preventivo biennale su un impianto normativo fiscale particolarmente complesso come quello italiano.

Effetti che erano stati in gran parte previsti già lo scorso anno, tanto che le software house avevano chiesto con enorme anticipo di semplificare le norme – in particolare sul calcolo degli acconti e sugli effetti sui soci – ovvero, in subordine, di anticipare in modo sostanziale la disponibilità della modulistica 2025.

Tuttavia, semplificazioni sui calcoli non ve ne sono state e le risposte più importanti ai dubbi connessi all’innesto del concordato preventivo biennale sulla modulistica dichiarativa sono purtroppo giunte solo recentemente, a valle della predisposizione – necessariamente tardiva da parte dell’agenzia delle Entrate – dei modelli Redditi 2025, rendendo così estremamente difficoltoso anche l’adeguamento dei software.

Con effetti anche sulle specifiche tecniche, che da quest’anno sono diventate così complesse, da rendere difficoltosa la traduzione informatica perfino per gli addetti ai lavori. Laddove in moltissimi casi i funzionari dell’agenzia delle Entrate e i tecnici della Sogei si sono visti costretti a “riutilizzare” il medesimo campo, facendogli assumere “contemporaneamente” più valori, in fase di calcolo del concordato preventivo biennale, ovvero in fase di calcolo degli acconti e del reddito ai fini Isee o delle detrazioni correlate.

Tali subdole complessità hanno peraltro reso non semplice, anche per gli intermediari fiscali, intuire “in anteprima” – ossia prima di iniziare a operare effettivamente sui dichiarativi – le difficoltà incontrate sia dall’agenzia delle Entrate a predisporre la modulistica e le regole di calcolo, sia dalle software house che le hanno dovute implementare e testare. E quindi a comprendere i motivi per cui i rilasci dei software hanno dovuto subire alcuni ritardi rispetto agli anni scorsi.


Posticipo del termine di adesione al Cpb

Il termine entro il quale i contribuenti possono esercitare la volontà di aderire al concordato preventivo biennale, passa dall’originaria scadenza del 31 luglio 2025 al 30 settembre 2025 e rimane in vigore la possibilità di adesione autonoma.

Tale differimento ha reso ancora più solida e giustificata la decisione dei produttori di software che, con un comunicato stampa di AssoSoftware del 17 aprile 2025, avevano già nei mesi scorsi annunciato che non avrebbero implementato il flusso telematico “autonomo” di adesione al concordato preventivo biennale.

Va ricordato che il provvedimento del direttore l’agenzia delle Entrate del 9 aprile 2025 (protocollo 172928 /2025) con cui è stato approvato il «modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini della elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026 e per la relativa accettazione» da parte del contribuente, precisa che anche la richiesta di adesione deve avvenire tramite la trasmissione del medesimo modello. Nelle successive interlocuzioni con l’agenzia delle Entrate si era poi successivamente appurato che tale adesione può avvenire, in alternativa:

  • mediante l’invio di un flusso dedicato alla sola adesione, contenente i soli dati anagrafici e il quadro concordato preventivo biennale;
  • mediante l’invio del flusso completo dell’intera dichiarazione, seppur inviata in anticipo rispetto al termine ultimo del 31 ottobre.

I produttori di software associati ad AssoSoftware, in considerazione del breve intervallo di tempo tra il termine del 30 settembre per l’invio dell’adesione al concordato preventivo biennale e il termine ordinario del 31 ottobre per l’invio della dichiarazione fiscale, hanno ritenuto preferibile seguire esclusivamente la strada dell’invio, entro il 30 settembre, di un unico flusso telematico con l’intera dichiarazione, utilizzandolo anche per l’adesione al concordato preventivo biennale. Esattamente come già fatto lo scorso anno.

Tale modalità di invio di un unico flusso risulta in particolare opportuna per scongiurare modifiche anche involontarie ai dati dichiarati, che possano avvenire successivamente all’invio dell’adesione, che potrebbero incidere sul calcolo e sugli effetti dell’adesione al concordato preventivo biennale.

Va comunque ricordato che eventuali rettifiche ai dati dichiarativi possono in ogni caso essere effettuate inviando un nuovo flusso telematico completo entro il termine del 31 ottobre (la cosiddetta dichiarazione correttiva nei termini).


Interoperabilità tra sistemi per evitare i blocchi informatici delle Entrate - NORME E TRIBUTI PLUS DEL 17/06/2025

a cura di Roberto Bellini, Direttore Generale AssoSoftware

Il ricorso alle tecnologie Api (Application program interface) consentirebbe ai gestionali di accedere direttamente alle banche date degli enti

Potrebbe essere utile formulare alcune considerazioni di natura tecnico-operativa in merito agli eventi occorsi il 16 e il 28 maggio scorso, quando il portale istituzionale dell’agenzia delle Entrate ha registrato malfunzionamenti che, per diverse ore, hanno impedito a contribuenti e intermediari fiscali di accedere alla propria area riservata.

Considerazioni finalizzate non tanto a individuare e/o suggerire soluzioni tecniche – sulle possibili soluzioni c’è probabilmente ben poco che si possa suggerire ai tecnici Sogei, la cui professionalità è assolutamente fuori discussione – quanto a ipotizzare modelli alternativi di utilizzo dei sistemi informatici di interesse nazionale.

Da un lato, rispetto all’attuale configurazione dei calendari di scadenze, spesso caratterizzati da una concentrazione eccessiva in pochi giorni. Dall’altro, con riferimento all’accentramento dei servizi sui portali istituzionali, che, in talune circostanze, obbliga anche gli intermediari fiscali dotati di software gestionali professionali ad accedere direttamente ai siti degli enti, come quello dell’agenzia delle Entrate, per eseguire determinate operazioni, a volte forzatamente automatizzate.


Troppe scadenze sovrapposte

La gestione dei carichi è una delle attività più complesse per chi gestisce le infrastrutture tecnologiche ed è spesso condizionata anche dalle regole e delle scadenze che devono rispettare gli utilizzatori.

Facciamo qualche esempio di eventi che possono portare a sovraccarichi di tipo infrastrutturale:

  • i click days, che vengono utilizzati per prenotare contributi, richiedere rimborsi o incentivi e per stabilire contestualmente la graduatoria in base all’ordine di invio. Purtroppo, continuano a essere di grande attualità, anche se probabilmente poco meritocratici;
  • la messa a disposizione contestuale a una grande parte degli utenti del sito, a partire da una certa data, di informazioni e dati importanti, la cui consultazione sarà concentrata in poche ore;
  • l’apertura di nuovi canali di trasmissione e/o la messa a disposizione di nuove funzionalità software, in concomitanza con scadenze importanti.

Sarebbe importante concordare queste attività, coordinandosi con gli operatori del settore, comprese le software house, per evitare colli di bottiglia ed eccessivi picchi di lavoro, aumentando allo stesso tempo la consapevolezza di tutti nel corretto utilizzo delle risorse tecnologiche a disposizione.

Anche perché non è possibile porre vincoli agli utilizzatori. I meno giovani ricorderanno alcune regole dell’informatica “preistorica”, che prevedevano per gli utilizzatori accessi scaglionati in giornate diverse, individuate – ad esempio – in base alla prima lettera del cognome. Vincoli che non vorremmo più vedere reintrodotti.


La parola magica: interoperabilità Api

Un contributo significativo alla riduzione dei picchi operativi potrebbe essere ottenuto attraverso un sostanziale miglioramento dell’interoperabilità tra le banche dati degli enti e i software gestionali sviluppati dalle società specializzate.

L’accesso alle banche degli enti effettuato con tecnologie Api (Application program interface) direttamente dai gestionali è sicuramente assai meno gravoso rispetto all’accesso effettuato tramite browser, ossia loggandosi “manualmente” con login e password ovvero con Spid o Cie.

In più, in alcuni casi, l’accesso via Api è anche “diluibile” nel tempo, ossia ad esempio schedulabile nelle ore notturne di minor carico dei sistemi.

Ricordiamo, inoltre, che l’assenza di Api in funzionalità importanti come lo scarico delle ricevute telematiche ha indotto spesso software house a usare tecniche di scraping e bot automatici che, per scaricare i dati, simulano massivamente l’azione dell’operatore sul browser, andando a intasare i front-end dei portali con effetti sul carico dei sistemi spesso imprevedibili. Tutto questo sarebbe risolto usando la vera interoperabilità via API.

Se ne parla da anni nei Piani triennali per l’informatica della Pa ed esiste anche uno specifico progetto dedicato all’interoperabilità, la Pdnd (Piattaforma digitale nazionale dati), limitata tuttavia al momento allo scambio dati tra pubbliche amministrazioni. Ciò detto, la vera interoperabilità pubblico – privato è ancora lontana. Oggi, le software house, rappresentate da AssoSoftware, sono costrette a rincorrere le pubbliche amministrazioni affinché rendano progressivamente disponibili, anche tramite Api i dati di rilevante interesse.

Rimanendo in ambito agenzia delle Entrate e alle scadenze degli ultimi mesi, tra quelli più consultati e a cui non è ancora possibile accedere in modalità API vanno ricordati le dichiarazioni 730 e Redditi PF precompilate, le variabili precalcolate Isa, e, come già accennato sopra, molte funzioni del cassetto fiscale, tra cui lo scarico delle ricevute telematiche o l’accesso ai dati catastali.

È chiaro che, se si riuscisse a raggiungere il corretto livello di interoperabilità, il blocco dei sistemi diventerebbe solo un ricordo. Anche perché le tecnologie attuali e le esperienze effettuate negli ultimi anni ci consentono oramai di superare agevolmente quello che in passato era stato il maggiore ostacolo, ossia il rispetto delle norme sulla privacy.


Dichiarazioni, attivo il monitoraggio dei «falsi positivi» dei software di controllo - NORME E TRIBUTI PLUS DEL 10/06/2025

a cura del comitato tecnico AssoSoftware

Un documento Excel, aggiornato settimanalmente, fornisce agli intermediari fiscali una panoramica delle segnalazioni di anomalia erroneamente generate dai controlli Sogei

Dai primi giorni del mese di giugno è attivo, sul sito istituzionale di AssoSoftware, il servizio gratuito, dedicato agli intermediari fiscali, di monitoraggio delle segnalazioni inesatte (cosiddette “false positive”) generate dai software di controllo Sogei, per i modelli di dichiarazione Redditi 2025 e Isa 2025.

Il servizio prevede la pubblicazione settimanale dell’elenco delle segnalazioni che i software di controllo Sogei generano erroneamente, relativamente a dichiarazioni correttamente compilate. Tali segnalazioni di errore, che riguardano modelli che all’apparenza risultano compilati correttamente, lasciano incerti gli operatori su come procedere.

In questi casi, le possibilità sono due:

  • la segnalazione è corretta, ma risulta difficile identificarne la causa, poiché l’errore potrebbe non essere visibile nel modello pdf, ma annidarsi all’interno del file telematico;
  • la segnalazione è errata, il che ne rende di fatto impossibile individuarne la causa.

Nel secondo caso, persino i tecnici delle software house raramente riescono a individuare l’esatta origine del problema, rendendo loro necessario richiedere assistenza a Sogei – tramite il Forum AssoSoftware – per un supporto tecnico specifico.

In definitiva, il principale rischio per gli intermediari fiscali consiste nel tentare di aggirare le anomalie segnalate – sebbene inesistenti – modificando dichiarazioni corrette in modo non conforme a quanto previsto. Oppure viceversa, di dare per scontato che l’errore sia sicuramente del diagnostico e ignorarlo attivando – laddove possibile – il flag di “Conferma” dell’invio (forzatura possibile per le segnalazioni ***C), col rischio di incorrere in sanzioni future.

È decisamente preferibile, invece, verificare se la segnalazione rilevata sia già stata individuata e censita da AssoSoftware, così da averne piena consapevolezza nel caso in cui sia stata effettivamente riscontrata, ma non ancora corretta da Sogei.

Il servizio di AssoSoftware censisce esclusivamente le anomalie certe, ovvero quelle verificate dalle software house e/o convalidate da Sogei. Si tratta del risultato di un intenso lavoro svolto dalle software house aderenti, che si confrontano quotidianamente – tramite il Forum AssoSoftware – con i referenti incaricati dell’agenzia delle Entrate e di Sogei.

Il risultato di questa attività è un documento in formato Excel, aggiornato settimanalmente, che fornisce agli intermediari fiscali una panoramica pressoché completa delle segnalazioni di anomalia erroneamente generate dai controlli Sogei, segnalazioni che nella maggior parte dei casi risultano di difficile comprensione.

Nell’elenco vengono incluse esclusivamente le segnalazioni sottoscritte da almeno due aziende associate, oltre a quelle già convalidate da Sogei.

Grazie al doppio riscontro – ovvero alla convalida da parte di Sogei – si può ragionevolmente affermare che tutte le anomalie indicate siano effettivamente riconducibili ai diagnostici Sogei e non al software utilizzato per la generazione del file telematico.

Per facilitare la consultazione, le segnalazioni sono ordinate cronologicamente, distinte in base alla versione del software di controllo e viene evidenziato puntualmente se l’anomalia risulta ancora presente oppure se è stata corretta in una release successiva.

Le informazioni fornite, sono catalogate in:

  • segnalazioni a sfondo rosso;
  • segnalazioni a sfondo giallo;
  • segnalazioni a sfondo verde.

Più nel dettaglio:

  • le segnalazioni con sfondo rosso indicano anomalie segnalate dalle software house, attualmente in attesa di riscontro da parte di Sogei;
  • quelle con sfondo giallo rappresentano anomalie che, secondo AssoSoftware, verranno presumibilmente rimosse con la pubblicazione della prossima versione della procedura di controllo;
  • le segnalazioni con sfondo verde, invece, sono già state risolte in una versione precedente dei controlli Sogei oppure, pur non essendo ancora corrette, risultano comunque superabili, seppur con qualche virtuosismo, da parte delle software house.

Le informazioni fornite sono organizzate per colonne:

  • data e ora pubblicazione interventi sul Forum AssoSoftware;
  • modello di dichiarazione;
  • quadro della dichiarazione;
  • gravità dell’anomalia (***) e confermabilità (***C);
  • versione della procedura di controllo;
  • note e suggerimenti operativi.

L’intermediario dovrà contattare la propria software house o il call center dell’amministrazione finanziaria solo qualora la segnalazione del diagnostico non sia stata documentata da AssoSoftware.

Se l’anomalia è, invece, fra quelle censite, sarà sufficiente attendere il rilascio da parte della Sogei della nuova versione del software di controllo (in tale occasione l’anomalia verrà indicata nell’elenco come verde).

Il servizio di consultazione delle anomalie segnalate rimarrà attivo, come di consueto, fino al termine di scadenza della presentazione dei modelli Redditi 2025.


Transizione 4.0, gestionali allineati alla procedura di prenotazione - NORME E TRIBUTI PLUS DEL 03/06/2025

a cura di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware

Sono in continua evoluzione le regole per la determinazione e per la fruizione del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi di cui a piani Transizione 4.0 e 5.0, la cui normativa era stata oggetto – alla fine dello scorso anno – di una generale revisione da parte della legge di Bilancio 2025.

Evoluzione continua che comporta la necessità di un adeguamento costante dei gestionali prodotti dalle società di software associate ad AssoSoftware, da anni oramai predisposti non solamente per effettuare il calcolo degli ammortamenti e per la gestione del libro cespiti in relazione ai beni strumentali acquisiti in proprietà, ovvero per gestire le problematiche contabili e fiscali di quelli in locazione finanziaria, ma anche per determinare l’ammontare del credito d’imposta spettante ai fini dei piani Transizione 4.0 e 5.0, per gestirne le scritture contabili e consentirne la fruizione in compensazione in delega unica tramite il modello F24.

In particolare, per quanto riguarda il piano Transizione 4.0, l’articolo 1, commi 445-448, della legge n. 207/2024 aveva rimodulato i termini e le modalità con le quali viene riconosciuto il credito d’imposta.

Per cui, dal primo gennaio 2025:

  • è venuta meno la possibilità di effettuare investimenti in beni immateriali, di cui all’articolo 1, comma 1058-ter, della legge n. 178/2020;
  • gli investimenti in beni materiali, di cui all’articolo 1, comma 1057-bis, della legge n. 178/2020, sono sottoposti a vincoli procedurali e amministrativi simili a quelle già in uso per il credito d’imposta Transizione 5.0, con i connessi obblighi di comunicazione al Gestore dei servizi energetici (Gse).

Ciò in quanto l’articolo 1, comma 447, della legge di Bilancio 2025 aveva stabilito che l’impresa deve trasmettere telematicamente al ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) una comunicazione concernente l’ammontare delle spese sostenute e il relativo credito d’imposta maturato, sulla base del modello di cui al decreto direttoriale del Mimit del 24 aprile 2024.

Con decreto direttoriale del 15 maggio 2025 (si vedano i precedenti articoli «Tre comunicazioni per ottenere il credito Transizione 4.0» e «Transizione 4.0, un salvagente per l’acconto insufficiente»), il Mimit ha quindi definito il contenuto, le modalità e i termini di invio del nuovo modello di comunicazione delle informazioni riguardanti gli investimenti in beni materiali nuovi di cui al citato comma 1057-bis, effettuati dal primo al 31 dicembre 2025, ovvero entro il 30 giugno 2026, in presenza di acconti.

L’articolo 1, comma 3 del decreto direttoriale ha però previsto l’emanazione di un ulteriore decreto del direttore generale con cui dovranno essere individuati i termini a decorrere dai quali il nuovo modello entrerà in vigore e sarà reso disponibile in formato editabile, per la trasmissione esclusivamente telematica attraverso i servizi informatici messi a disposizione nel sito istituzionale dal Gse.

Le modifiche che è stato necessario apportare ai gestionali riguardano sostanzialmente l’inserimento di specifici campi dove l’importo del credito d’imposta può essere catalogato tra:

  • importo calcolato teoricamente spettante;
  • importo prenotato;
  • importo effettivamente autorizzato;
  • importo già utilizzato in compensazione.

Quindi, a differenza di quanto accadeva in passato, le procedure non riportano più in delega unica modello F24 l’importo calcolato, bensì l’importo effettivamente autorizzato rilevabile dal cassetto fiscale del contribuente.

I gestionali in grado di accedere al cassetto fiscale possono recuperare tale informazione automaticamente.

Ricordiamo che il meccanismo autorizzativo prevede che il Mimit trasmetta mensilmente all’Ade, entro il quinto giorno lavorativo di ciascun mese, l’elenco delle imprese beneficiarie e l’ammontare del relativo credito d’imposta autorizzato utilizzabile in compensazione.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione con il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Ade, a partire dal giorno 10 del mese successivo a quello della trasmissione dei dati da parte del Mimit alle Entrate.

Anche i riporti sul quadro RU dei modelli Redditi devono tener conto delle nuove regole di gestione del credito d’imposta.