Slittamento delle e-fatture senza conseguenze
Malfunzionamento del sistema di interscambio: l’ Agenzia promette tolleranza sui ritardi. Le fatture elettroniche sono state infatti tra le prime vittime dei problemi tecnici riscontrati nei sistemi informatici dell’ Agenzia delle entrate nei giorni 30 e 31 marzo scorsi. Le criticità nell’ ambito delle fatture elettroniche, seppur risolte, si sono manifestate anche nei giorni immediatamente successivi a quelli dei malfunzionamenti sopra citati.
Sulle suddette criticità e sulle segnalazioni da parte dei contribuenti è intervenuta ieri Assosoftware con un apposito comunicato stampa. Secondo la stessa associazione sono infatti molte le segnalazioni da parte dei contribuenti di ritardi nella notifica degli invii di fatture elettroniche effettuati anche nei giorni successivi al 30 e 31 marzo scorsi. Ulteriori ritardi e disguidi che, stando alle informazioni ricevute dall’ Agenzia delle Entrate, potrebbero essere dovuti al carico elaborativo legato all’ accumulo dei documenti elettronici che si sono nel frattempo accodati nel sistema di interscambio.
In sostanza tenuto conto che è stata concessa una proroga di 10 giorni attraverso il provvedimento di «irregolare funzionamento dell’ attività dell’Agenzia delle Entrate» per i giorni 30 e 31 marzo 2022, potrebbe sorgere il dubbio se i documenti inviati successivamente, ma di cui si è ricevuta notifica con data di accettazione del Sdi oltre i termini di legge, scrive Assosoftware nel suddetto comunicato stampa, possano essere considerati sanzionabili.
A ben vedere questi ritardi sono comunque riconducibili ai ritardi nella ricezione delle notifiche da parte del sistema di interscambio, anche se relative a documenti inviati nei giorni immediatamente successivi al 30 e 31 marzo. La mancata copertura normativa del provvedimento di proroga che, lo si ripete, parla unicamente delle trasmissioni effettuate il 30 e 31 marzo, non dovrebbe comunque esporre a sanzioni i contribuenti. Il fatto che la stessa amministrazione finanziaria abbia riconosciuto come, nei giorni immediatamente successivi a quelli del suo black out informatico, vi siano state ulteriori criticità legate all’ accumulo dei documenti da gestire, costituisce una valida giustificazione di eventuali ritardi negli invii delle fatture elettroniche.
Alle stesse conclusioni giunge Assosoftware che ritiene come eventuali ritardi nella ricezione delle notifiche, anche se relative a documenti inviati nei giorni immediatamente successivi al 30 e 31 marzo, non possano dar seguito ad aspetti sanzionatori essendo il superamento dei termini riconducibile ai ritardi conseguenti l’ accertato irregolare funzionamento dei servizi delle Entrate.
L’ impasse dei servizi telematici, pur temporaneo, ha in realtà continuato a creare disagi.