a cura di Fabio Giordano, Comitato tecnico AssoSoftware Può essere utile effettuare qualche riflessione sulle modalità operative da utilizzare – anche lato software – per gestire contabilmente e fiscalmente le ipotesi relative alle vendite con reso descritte dal principio contabile Oic 34 («Ricavi»), la cui disciplina fiscale è stata definita dall’articolo 4 del recente Dm Economia del 27 giugno 2025 e ulteriormente chiarita dalla relazione illustrativa. Va ricordato che il decreto si rivolge ai soggetti che redigono il bilancio in conformità alle disposizioni del Codice civile (cosiddetti Oic adopter). L’Oic 34 prevede che i ricavi siano iscritti a bilancio solo se il venditore è ragionevolmente certo che il cliente non restituirà il bene (paragrafi 26 e 27). Riguardo alle ipotesi di restituzione del bene, vengono individuate due fattispecie, ossia: A seguire proveremo a ipotizzare, seppure pur con un approccio estremamente esemplificativo e quindi non necessariamente esaustivo, com’è possibile contabilizzare e gestire a livello fiscale le due fattispecie con il nostro software gestionale. Tenendo comunque conto che ogni gestionale ha le sue peculiarità e le indicazioni puntuali sul suo utilizzo vanno richieste direttamente alla propria software house. Va ulteriormente precisato che gli esempi forniti costituiscono esclusivamente una traccia operativa per guidarci nell’utilizzo del nostro software e non vogliono in alcun modo rappresentare la migliore ovvero l’unica modalità di registrazione contabile delle diverse fattispecie. Nel caso di reso puntuale «i ricavi sono rilevati a conto economico al momento della vendita solo se il venditore è ragionevolmente certo, sulla base dell’esperienza storica, di elementi contrattuali e di dati previsionali, che il cliente non restituirà il bene». Se, invece, il venditore sa già che sarà possibile/probabile la restituzione, il ricavo non andrà iscritto a bilancio. In applicazione del principio di derivazione rafforzata, ciò vale anche sul piano fiscale, con l’ulteriore effetto che nel caso si preveda la possibile/probabile restituzione del bene, questo rimane nel magazzino. Dal punto di vista operativo: In questo secondo caso, in cui è ritenuta possibile/probabile la restituzione del bene venduto: Nel caso in cui il rischio di reso venga valutato per massa, in base all’esperienza storica e/o elaborazioni statistiche, il contribuente deve stimare la probabilità e la quantità dei resi e rilevare in bilancio il ricavo al netto degli stessi, stanziando contestualmente una passività per rimborsi futuri. Dal punto di vista strettamente operativo è possibile, utilizzando il proprio software gestionale: Con la conseguenza che: A seguire: In entrambi i casi la chiusura del fondo oneri renderà possibile il riassorbimento delle imposte anticipate eventualmente stanziate. Al momento la generalità delle software house associate ad AssoSoftware ha analizzato la problematica in modo da poter fornire supporto operativo ai propri clienti per il corretto utilizzo del proprio software gestionale nelle diverse situazioni, senza tuttavia prevedere ancora specifiche funzionalità di gestione automatica. Tuttavia, qualora dovesse manifestarsi un concreto interesse alla realizzazione di specifiche funzionalità, le software house le valuteranno insieme ai propri clienti e le realizzeranno nei tempi e nelle modalità concordate.
Due le ipotesi per la restituzione: puntuale e cioè relativa a un solo bene o per massa, in base all’esperienza storica e/o statistica
Il reso puntuale (Oic 34 paragrafo 27)
Rischio di reso valutato per massa (Oic 34 paragrafo 28)
