Alla ricerca del Pin perduto
di Roberto Bellini
«Alla ricerca del Pin perduto»: questo è il titolo del «film dell’errore» che migliaia di commercialisti, consulenti del lavoro e imprese e le software house che realizzano per loro i programmi fiscali, non avrebbero mai voluto vedere. Ma partiamo dai fatti. In data 29 marzo 2016 sul sito di Entratel è apparso il seguente messaggio: «Nuove modalità di accesso ai Servizi telematici. Dal prossimo 4 aprile verrà richiesto, all’atto dell’accesso, di inserire, oltre al nome utente e alla password come avviene attualmente, anche il Codice Pin. Gli utenti che intendono effettuare operazioni di invio file attraverso le apposite funzionalità dell’applicativo Entratel dovranno aver cura di scaricare la versione aggiornata del programma o installare il Desktop telematico. Con l’occasione si fa presente che gli utenti Fisconline che utilizzano le funzionalità dell’applicativo FileInternet dovranno necessariamente installare il Desktop telematico, per la predisposizione dei nuovi documenti e dichiarazioni, poiché l’applicativo FileInternet sarà dismesso».
Come AssoSoftware eravamo già sul chi va là per i problemi causati dall’aggravio delle attività di assistenza sistemistica a Entratel che, nonostante sia un prodotto di Sogei, da anni viene di fatto fornita dalle software house associate ai propri clienti, commercialisti, consulenti del lavoro, associazioni di categoria e imprese, in tutti i quei casi, e sono moltissimi, in cui non è possibile ottenere risposta dal Call center di Sogei. Un onere che nel tempo è diventato sempre più impegnativo, con continue richieste di assistenza da parte dei clienti quasi sempre dovute al fatto che Entratel utilizza Java ancora nella modalità originaria in uso fin dal lontano 1999 e oramai desueta, che ne richiede l’installazione in una specifica versione (di solito la 1.6, la 1.7 o la 1.8, ma non solo) a seconda del modulo di controllo utilizzato, versioni che invece il setup di aggiornamento automatico di Java disinstalla senza troppi riguardi, in quanto obsolete, bloccando Entratel e i vari moduli di controllo. Ma mai ci saremmo aspettati, dopo una collaborazione più che ventennale con Sogei, che potesse accadere quello che avvenuto nei giorni scorsi, con grave danno sia per gli utenti sia per le software house, queste ultime costrette non solo a effettuare immediatamente, e alla cieca, i necessari adeguamenti alle procedure (molte software house hanno rilasciato più aggiornamenti della procedura, prima di venire a capo di tutti i problemi riscontrati), ma anche a spiegare l’accaduto agli increduli clienti, per un problema di cui non erano minimamente responsabili. Come se non bastasse, a questo elenco di applicazioni va aggiunta anche la nuova versione di «Entratel-Multifile» che, come ricordato anche da un comunicato dell’Agenzia del 3 aprile, è rivolta soprattutto agli utenti che hanno la necessità di gestire un numero significativo di file, attraverso elaborazioni di tipo massivo. In questa nuova versione sono state modificate tutta una serie di impostazioni, tali da impedirne il dialogo con i sistemi gestionali utilizzati dagli studi, con la conseguenza che i professionisti sono dovuti tornare, una volta reperito il Codice Pin, a seguire la procedura manuale abbandonata da tempo. Contattata per le vie brevi da AssoSoftware, l’Agenzia delle entrate ha risposto che l’intervento si era reso necessario per soddisfare una precisa richiesta del Garante ed era stato programmato in quel periodo in quanto considerato privo di scadenze.
Innanzitutto lascia perlomeno perplessi il fatto che si sia considerato irrilevante, almeno inizialmente, il primo termine del 10 aprile per la trasmissione telematica dello Spesometro, poi prorogato anch’esso al 20 aprile (con comunicato stampa dell’8 aprile!), ma quello che è più grave è che le modifiche siano state effettuate senza contattare AssoSoftware, ignorando completamente che esistono migliaia e migliaia di utenti che utilizzano procedure gestionali integrate che effettuano l’invio direttamente, senza passare da Entratel.
Tra la ricerca del Codice Pin e la necessità di capire perché l’invio automatico non funzionava più (gli utenti fanno mille tentativi prima di contattare la software house e Sogei, con enorme perdite di tempo e arrabbiature), la paura di non rispettare i termini di legge l’ha fatta da padrone, creando inutili disagi a contribuenti e intermediari.
Questa sarebbe l’evoluzione tanto sbandierata? Non scherziamo! Per AssoSoftware l’evoluzione deve essere guidata, concordata e non deve mai arrecare danni inutili, che si potevano evitare con un minimo di attenzione e di rispetto per le parti.
Studi di settore, novità per la prossima dichiarazione dei redditi
di Fabio Giordano
Anche quest’anno novità in tema di Studi di settore per la prossima campagna di Unico 2016. Innanzitutto una buona notizia a livello di tempistiche: va infatti segnalato che il provvedimento del 29 gennaio 2016 di approvazione dei nuovi Sds è stato emanato con quasi quattro mesi di anticipo rispetto al Provvedimento del 22 maggio 2015 con il quale erano stati approvati gli Studi lo scorso anno. Analogamente il provvedimento del 15 febbraio 2016 di approvazione delle specifiche tecniche degli Sds e dei parametri, dei relativi controlli con Unico 2016 e di modifica alla modulistica dei parametri, anticipa di quattro mesi il provvedimento del 18 giugno 2015 con il quale le suddette specifiche erano state approvate lo scorso anno. Infine, con il provvedimento del 26 febbraio 2016 sono state approvate le modifiche alla modulistica da utilizzare per il periodo d’imposta 2015 ed è stato definito, ma questo riguarda il prossimo anno, il piano di revisione degli Sds applicabili a partire dal periodo d’imposta 2016. I tempi fortemente anticipati rispetto al passato lasciano presagire una campagna senza proroghe, perlomeno da Studi, con scadenze confermate al 16 giugno e al 18 luglio con maggiorazione dello 0,40%, ed un anticipo anche sul rilascio delle procedure informatiche da parte delle software house. Sebbene tale anticipo non sarà commisurato all’anticipo con cui sarà reso disponibile Gerico, in quanto alcune lavorazioni nello sviluppo delle procedure non potranno comunque essere anticipate. A livello di modulistica rimane invariato il numero complessivo di Sds, confermato a 204, mentre la revisione triennale coinvolge 70 nuovi studi: 12 manifatture; 20 commercio; 26 servizi; 12 attività professionali. Si ricorda, infatti, che il ciclo di vita di ciascuno studio è fissato al massimo in tre anni, per cui l’evoluzione degli studi viene di fatto gestita in tre blocchi, classificabili in base alla loro anzianità. Un primo blocco di studi nuovi è revisionato nell’anno in corso; un secondo blocco di studi è stato revisionato nell’anno precedente, ed è potenzialmente interessato dall’inserimento del quadro Z, nel quale devono essere fornite ulteriori informazioni utili per il successivo aggiornamento triennale degli studi stessi; un terzo blocco è interessato dall’eliminazione del quadro Z introdotto nell’anno precedente e non più necessario, in attesa della revisione che avverrà nell’anno successivo. In particolare per quest’anno vi sarà: per gli studi al secondo anno, in vigore dal 2014, l’inserimento dei nuovi quadri Z aggiornati con nuove informazioni; per gli studi al terzo anno, in vigore dal 2013, l’eliminazione dei quadri Z.
Si segnala poi che da quest’anno non sono più previsti i Modelli Ine; per gli Studi WD33U e VK28U (inserito nel 2015) i modelli saranno utilizzati per la sola acquisizione dei dati in relazione ai codici attività 321309 Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili n.c.a. e 900309 Altre creazioni artistiche e letterarie. Ulteriori novità degli Sds 2016, infine, sono riconducibili ad alcune delle nuove norme fiscali in vigore dall’anno di imposta 2015, quali ad esempio: la maggiorazione del 40% della deducibilità fiscale degli ammortamenti e dei canoni di leasing (c.d. superammortamento); il regime agevolato di vantaggio rivolto alle persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arte o professioni in forma individuale; la Patent Box che si rivolge chi opera con i beni immateriali.
Superammortamenti e Sds – In riferimento al superammortamento, la specificità è che questo non deve produrre effetti sugli Studi, posto che per legge ne viene esplicitamente prevista la irrilevanza per l’elaborazione e il calcolo degli Sds. A livello di parametri, la posizione che l’Agenzia delle entrate sta assumendo è quella che, poiché la disposizione che ne prevede l’esclusione è rivolta specificamente agli Sds e non espressamente ai parametri, non verranno previste modifiche dei modelli dei Parametri finalizzate alla gestione dei superammortamenti.
Regime forfettario e Sds – La legge di Stabilità per il 2015 ha introdotto, lo scorso anno, il nuovo regime forfettario rivolto alle persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arte o professioni, in forma individuale. Il regime si sostanzia nella determinazione forfettaria del reddito, tassato con un’imposta del 15% (per l’anno 2015) calcolata sui ricavi, sostitutiva dell’Irpef, delle addizionali regionali e comunali e dell’Irap. Sul modello Unico Pf dovranno essere compilati i righi da RS371 a RS381 del quadro RS, in ottemperanza agli obblighi informativi già previsti dalla norma istitutiva, e i righi dal LM21 a LM39 del quadro LM per la determinazione del reddito. Va infine ricordato, per completezza, che nei righi da RS371 a RS373 viene richiesta l’indicazione dei redditi erogati per i quali, all’atto del pagamento, non è stata operata la ritenuta.
Nuovi scenari dal 2017- Sulla base della direttiva sugli obiettivi di politica fiscale 2016/2018 sono in corso valutazione diverse soluzioni da attuare nel 2017 per una semplificazione e riduzione degli SdS: per gli SdS approvati per il periodo d’imposta 2016, si ipotizza di richiedere le sole informazioni rilevanti, per cui i modelli potrebbero essere strutturati prevedendo un numero minore di informazioni rispetto agli anni precedenti; per gli Sds approvati per i periodi d’imposta 2014 e 2015, si ipotizza di mantenere le sole informazioni rilevanti, per cui anche in questo caso i modelli potrebbero essere ristrutturati mantenendo un numero minore di informazioni rispetto agli anni precedenti.
NEWS
Sono entrate a far parte di AssoSoftware le seguenti aziende: Gesag Srl (www.gesag.it), J-Software Srl (www.j-accise.it), Comsec (www.comsecservizi.com), Sys-Thema Srl (www.sys-thema.it), Cnr Service Srl (www.cnrservice.it)