8 luglio 2024 - Attività parlamentare
SENATO
DDL Semplificazioni trasmesso al Senato
E’ stato trasmesso al Senato, per la I lettura, il DDL Semplificazioni (AS 1184).
MIMIT
Pubblicate le linee guida del credito d’imposta in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica
Con il decreto del 4 luglio 2024 sono state approvate le Linee guida per la corretta applicazione del credito d’imposta. A partire dalle ore 14.00 dell’8 luglio 2024 i certificatori potranno quindi inviare alla piattaforma dedicata le certificazioni richieste dalle imprese e ad esse rilasciate. Qui i dettagli.
AssoSoftwareDayPress del 06-07-08/07/2024
E’ disponibile l’edizione odierna di AssoSoftwareDayPress, la rassegna stampa quotidiana riservata ai soci.
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06/07/2024
07/07/2024
Buona lettura.
Gli uffici di Segreteria
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5 luglio 2024 - Attività parlamentare
CONSIP
Pubblicata la consultazione di mercato “Utilizzo dell’intelligenza artificiale nei servizi applicativi e di gestione dati”
E’ stata pubblicata la consultazione di mercato “Utilizzo dell’intelligenza artificiale nei servizi applicativi e di gestione dati”. Qui i dettagli.
5 luglio 2024 - News da Confindustria
Sette giorni – newsletter di Confindustria
EUROPA, ORSINI: PROSSIMA COMMISSIONE UE SIA PRO-INDUSTRIA. IMPRESE OTTIMISTE SE LE LASCIANO LAVORARE
“Europa uguale competitività, altrimenti non serve. Per essere competitivi dobbiamo avere la prossima Commissione europea che sia pro-industria, non come la precedente anti-industriale ideologicamente. Abbiamo bisogno che con la prossima rivoluzione industriale l’Europa sia protagonista, al momento non riusciamo a farlo”. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, lo ha sottolineato chiudendo l’assemblea di Farmindustria. Le imprese non sono contrarie alla transizione green ma serve “neutralità tecnologia: non possiamo prescindere dal fatto che vi sia quella”; e “lo stop al motore endotermico al 2035 è un autogol pazzesco” bisogna invece difendere “una filiera che ci invidia tutto il mondo”; e con la “decarbonizzazione che costa 1.100 miliardi” servono “fondi sovrani altrimenti non ci sarà la possibilità di fare le transizioni”; sul nucleare di prossima generazione “cominciamo a dire che facciamo la sperimentazione in Italia”. E sul Pnrr: “Non possiamo perdere questa occasione, è una grandissima opportunità”. Sull’andamento dei salari in Italia Orsini ha detto “non si può fare la media del pollo”, tra il settore privato che ha visto aumenti “del 18%” e la pubblica amministrazione “al 3%”. Ma, anche in rapporto alla produttività, il tema c’è, “si può fare meglio, si può dire che dobbiamo anche legare i salari alla produttività, e con le prossime contrattazioni sindacali non si potrà fare a meno del tema delle nuove tecnologie, perché ci sarà una rivoluzione industriale, e un tema molto serio”: le nuove tecnologie cambiano “lo spazio fisico tempo-luogo di lavoro”. Su prospettive in Italia e sullo scenario economico da parte degli industriali c’è ottimismo ma “se non ci fermano e ci lasciano lavorare”, ha avvertito il presidente di Confindustria, ricordando uno dei punti del suo programma ribadisce: serve “certezza del diritto. Non lo abbiamo scritto a caso per programma 2024-2028: se noi abbiamo la certezza del diritto abbiamo il campo di gioco chiaro, dove ci fanno le righe e non ce le spostano, noi riusciamo a fare bene”. E sull’industria farmaceutica ha evidenziato “è un fiore all’occhiello”, nonostante alcune criticità come “il nodo del payback che penalizza le imprese, penalizza la ricerca e lo sviluppo. Non è possibile che questo settore paghi i costi di scelte delle Regioni”. Inoltre, ha ribadito Orsini, le imprese sperano che “velocissimamente” si arriverà al varo operativo degli incentivi Transizione 5.0. “Il ministero sta dicendo sette giorni, a questo punto in sette giorni avremo il decreto attuativo. Benissimo. E una misura che aiuterà tantissimo, sarà una norma che riuscirà veramente a contribuire. Impiegheremo un po’ di giorni, alle imprese ora servono consulenze, progetti. E’ logico che dobbiamo correre”. Ed è necessario che “le prossime siano strutturali, che abbiano una vita almeno di cinque anni, perché per poter incrementare le produzioni abbiamo necessità di tempo. Un’ altra via che può aiutare sono “i contratti di sviluppo: abbiamo la necessità che sia ancora più veloce dare l’accesso ai progetti, può essere un grande aiuto all’incremento della produttività che per noi è fondamentale”.
CONFINDUSTRIA IN AUDIZIONE SUL DL MATERIE PRIME: GIUDIZIO POSITIVO MA VELOCIZZARE ITER AUTORIZZATIVI
“Il giudizio complessivo sul provvedimento è positivo, ma è necessario rafforzarne alcune misure in esso contenute per velocizzare gli iter autorizzativi e rafforzare le performance di economia circolare nel nostro Paese”. Così Confindustria sul Dl materie prime critiche nel corso dell’audizione convocata dalla commissione Attività produttive della Camera. Viene suggerito, in particolare, per quanto riguarda i procedimenti relativi alle attività di estrazione e di riciclo, di “cogliere l’occasione per prevedere una specifica procedura unitaria funzionale al rilascio contestuale di tutti i titoli abilitativi necessari”, anche al fine di poter rispettare i termini richiesti dall’Ue. Confindustria considera, inoltre, opportuno indicare il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica quale autorità chiamata a rilasciare “un’autorizzazione unica comprensiva di tutti i titoli abilitativi richiesti per la realizzazione del progetto di estrazione o di riciclo”, mentre andrebbero spostate le “competenze in materia di Via in capo allo Stato in tutti i casi di attribuzione della strategicità da parte della Commissione Ue”. Confindustria considera, quindi, “fondamentale” che per tutte le tipologie di procedimenti (estrazione, riciclo e trasformazione) sia garantita l’accessibilità online delle informazioni amministrative, come previsto peraltro Regolamento Ue, “in modo da facilitare gli operatori nella predisposizione della documentazione da allegare alle istanze di autorizzazione dei progetti”. Viene poi sollecitata una normativa che supporti la capacità, in tema di materie prime critiche, del recupero e riciclo ad alto tasso tecnologico. Questo, è stato evidenziato, “potrebbe limitare alcune delle problematiche che la filiera delle tecnologie rinnovabili deve affrontare e ridurrebbe la dipendenza dai mercati esteri per le materie prime riciclabili, aspetto rilevante in particolare per alcuni prodotti di base critici, quali il litio, il cobalto e il manganese per le batterie, le terre rare per la produzione dei semiconduttori”. A tal fine è stata indicata l’opportunità di prevedere nel decreto legge, anche attraverso un rinvio alla decretazione attuativa, misure quali: quote obbligatorie di materie prime seconde nella produzione di tecnologie rinnovabili utilizzate nel nostro Paese; l’obbligo di riciclo nella gestione del fine vita delle tecnologie rinnovabili con particolare attenzione alla circolarità delle componenti (ad es. pale eoliche, celle fotovoltaiche); la tracciabilità delle componenti utilizzate e del contenuto di riciclato (labelling). E’ stata infine richiesta l’istituzione di un Tavolo permanente al Ministero degli Esteri, che ha il compito di monitorare gli scambi di rottami ferrosi e altre materie prime critiche, promuovendo anche azioni di salvaguardia che siano compatibili con le normative europee e internazionali.
AssoSoftwareDayPress del 05/07/2024
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Gli Uffici di Segreteria
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4 luglio 2024 - Attività parlamentare
GOVERNO
Transizione 5.0: nuova bozza
In allegato la nuova bozza del Decreto Transizione 5.0.
La prima novità riguarda la disciplina del DNSH (Do Not Significantly Harm, non arrecare danni significativi al raggiungimento degli obiettivi in maniera di ambiente ), che viene resa meno rigida rispetto al testo precedente, dopo un apposito accordo con la Commissione Europea.
Vengono inseriti, tra le fonti rinnovabili, gli impianti per la produzione di energia termica utilizzata esclusivamente come calore di processo, di conseguenza, le quattro tipologie ammesse precedentemente individuate, che rappresentano un bene ammesso all’incentivo solo se si ottiene un risparmio energetico nel processo interessato o sulla struttura produttiva grazie agli investimenti in tecnologie 4.0, diventano cinque:
-
i gruppi di generazione dell’energia elettrica;
-
i trasformatori posti a monte dei punti di connessione della rete elettrica, nonché i misuratori dell’energia elettrica funzionali alla produzione di energia elettrica;
-
gli impianti per la produzione di energia termica, utilizzata esclusivamente come calore di processo e non cedibile a terzi;
-
i servizi ausiliari di impianto;
-
gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
Vengono aumentati i parametri per il calcolo in euro/kW del costo massimo ammissibile per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, suddivisi per ciascuna fonte energetica, gli importi previsti, infatti, rispetto alla prima bozza sono stati aumentati di circa il 15%, senza invece cambiare i limiti relativi alle altre fonti rinnovabili.
E’ cambiato l’elenco dei soggetti titolati a fare le certificazioni: oltre a EGE ed ESCo, sono abilitati gli ingegneri iscritti nella seziona A dell’albo professionale, mentre non ci sono più alcuni organismi di valutazione della conformità accreditati ai sensi di alcuni standard di accreditamento, che erano presenti nella prima bozza del decreto.
Tra le altre novità previste dalla versione finale del decreto attuativo, vi è l’eliminazione della seconda comunicazione periodica che permetteva alle imprese di tenere nell’alveo degli investimenti del 2024 anche quegli investimenti ultimati nei primi mesi del 2025 per i quali, entro fine 2024, si era provveduto a pagare metà della fornitura. resta, quindi, come unica comunicazione periodica obbligatoria, quella che impone alle imprese di comunicare, entro trenta giorni dalla ricezione della comunicazione dell’importo del credito d’imposta prenotato, l’effettuazione degli ordini con il pagamento a titolo di acconto di almeno il 20% del costo di acquisizione sia degli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 sia degli investimenti in beni materiali destinati all’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
Un’altra novità riguarda invece le rinnovabili. Nella versione finale del decreto viene eliminata la necessità di provvedere, entro un anno, all’allacciamento alla rete elettrica, sostituendola con l’obbligo, entro lo stesso termine, di mettere in funzione gli impianti.
Novità anche per quanto riguarda la data di completamento del progetto di innovazione. Per gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi valgono le regole generali previste dall’articolo 109 del TUIR; per i beni finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, rileva la data di fine lavori. La novità riguarda invece i progetti di formazione: nel caso in cui l’ultimo investimento abbia ad oggetto attività di formazione finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, bisogna tener conto della “data di sostenimento dell’esame finale” e non più della data di rilascio dell’attestazione.
Ultima novità è che viene meno ogni funzione di controllo riservata all’Agenzia delle Entrate.
SENATO
Decreto Agricoltura: approvazione in prima lettura
Con 99 voti favorevoli, 59 contrari e un’astensione, l’Assemblea, giovedì 4 luglio, ha rinnovato la fiducia al Governo approvando, nel testo proposto dalla Commissione Industria il ddl di conversione in legge del decreto legge in materia di agricoltura e per le imprese di interesse strategico nazionale (AS 1138).
CAMERA DEI DEPUTATI
Decreto Coesione: approvazione definitiva in Aula
E’ stato approvato, con 160 voti favorevoli, 90 contrari e 3 astenuti, il disegno di legge recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, cd. Decreto Coesione (AC 1933), già approvato dal Senato.
Schema Dlgs Cybersicurezza: esame in Commissione Telecomunicazioni
E’ stato avviato l’esame dello Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva (UE) 2022/2555, relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell’Unione, recante modifica del regolamento (UE) n. 910/2014 e della direttiva (UE) 2018/1972 e che abroga la direttiva (UE) 2016/1148 (Atto n. 164).
Data l’importanza del provvedimento è stato proposto alle Commissioni riunite di valutare l’opportunità di svolgere un breve ciclo di audizioni o comunque di richiedere memorie scritte sul tema.
L’On. Presidente Deidda (FdI) ha proposto di predisporre un calendario sulla base delle segnalazioni dei Gruppi parlamentari, che dovranno pervenire entro lunedì 8 luglio, procedendo ad una rigorosa selezione delle audizioni da svolgere.
AssoSoftwareDayPress del 04/07/2024
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AssoSoftwareDayPress del 03/07/2024
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Buona lettura.
Gli Uffici di Segreteria
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3 luglio 2024 - Attività parlamentare
GOVERNO
Consiglio dei Ministri n. 88
Il Consiglio dei Ministri è convocato oggi, mercoledì 3 luglio 2024, alle ore 17.00 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno:
– Schema di decreto legislativo recante Misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia;
– Schema di decreto legislativo recante Semplificazione dei controlli sulle attività economiche, in attuazione della delega al Governo di cui all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118;
– Schema di decreto legislativo recante Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2022/868 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2022, relativo alla governance europea dei dati e che modifica il regolamento (UE) 2018/1724;
– Schema di decreto legislativo recante Disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione.
Qui i dettagli.
CAMERA DEI DEPUTATI
Adempimenti tributari: trasmissione in Aula
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 27 giugno 2024, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 1, comma 6, 2, comma 1, lettera b), 3, comma 1, lettera a), e 17, comma 1, lettere a), b), c), d), e), f), g), numeri 1) e 2), e h), numero 2), della legge 9 agosto 2023, n. 111, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale (170). Questa richiesta è assegnata alla Commissione Finanze e Bilancio, che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 1° agosto 2024.
Testi unici sistema tributario: emendamenti in Commissione Finanze
E’ proseguito l’esame del disegno di legge di Proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante adozione di testi unici. (AC 1929). Qui le proposte emendative presentate.
Materie prime critiche: esame in Commissione Attività Produttive
E’ stato avviato l’esame del disegno di legge recante Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (AC 1930).
MEF
Adempimenti tributari: trasmissione in Aula
E’ stato pubblicato il Decreto 1 luglio 2024 del Vice Ministro dell’economia e delle finanze recante “Disposizioni attuative dell’imposta minima nazionale di cui all’articolo 18 del decreto legislativo 27 dicembre 2023, n. 209”. Qui i dettagli.
DIPARTIMENTO PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE
Nuovo Regolamento per le infrastrutture e i servizi cloud della PA
Trasmettiamo l’informativa DTD e ACN che annuncia l’entra in vigore del nuovo Regolamento per le infrastrutture e i servizi cloud della PA che si terrà dal 1 agosto 2024.
Con le nuove norme per la qualificazione, termina il periodo transitorio della regolazione dei servizi cloud.
I soggetti privati che vogliono qualificare le soluzioni cloud devono autenticarsi nella sezione del portale ACN dedicata ai fornitori: apre un link esterno e inviare l’istanza.
Le qualifiche in corso di validità dovranno essere rinnovate dopo la data di naturale scadenza, seguendo le indicazioni del Regolamento e nel portale fornitori.
Tutte le info sul sito di ACN.
2 luglio 2024 - Attività parlamentare
GAZZETTA UFFICIALE
Gazzetta Ufficiale 1 luglio 2024: riparto fondi innovazione
Pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il Riparto delle risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, per l’anno 2024. Qui i dettagli.
CAMERA DEI DEPUTATI
Interrogazione a firma Dori (AVS): processo telematico
L’On. Dori (AVS) ha presentato un’interrogazione, indirizzata al Ministro della Giustizia, con la quale si chiede di sapere se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle problematiche esposte in premessa e quali iniziative intenda adottare per migliorare ed implementare il sistema e i suoi applicativi, anche mediante un aggiornamento della convenzione con l’Agenzia delle entrate, al fine di facilitare il lavoro del personale pubblico e avere una giustizia più efficiente. Qui i dettagli.
Così l’intelligenza artificiale migliorerà l’efficienza degli studi professionali - NORME E TRIBUTI PLUS DEL 02/07/2024
Per capire le grandi potenzialità pratiche della Ia applicata alla materia fiscale, basta provare a fare qualche ricerca in lingua italiana con «TaxGPT Italy»
Quello dell’intelligenza artificiale è uno dei temi di attualità più dibattuti e non fanno eccezione neppure le sue applicazioni in ambito fiscale. Ma al di là dell’illustrazione dei concetti generali e dei proclami sulle sue grandissime potenzialità, non è facile capire ancora oggi quali saranno concretamente in futuro i reali benefici per gli operatori.
Solo chi ha già provato a utilizzare – anche solo per diletto – uno dei vari chatbot già disponibili per l’elaborazione dei testi può forse intuirne le potenzialità.
I chatbot – lo ricordiamo per chi non li conosce – sono applicazioni dall’interfaccia molto semplice, basate su componenti software di intelligenza artificiale, che elaborano conversazioni umane scritte o parlate e che permettono di avere un’interazione realistica e conversazionale.
Alcuni produttori di banche dati fiscali hanno già implementato specifici chatbot nei sistemi di ricerca delle loro banche dati, con risultati sorprendenti in termini di velocità e completezza della ricerca rispetto a una tradizionale ricerca testuale.
Prova sul campo
A coloro che già hanno già provato a utilizzare il più famoso dei chatbot, “ChatGPT”, suggeriamo di provare a fare qualche ricerca in lingua italiana con “TaxGPT Italy” (lo si trova in rete solo con alcuni motori di ricerca, ad esempio con Bing) per capire le grandi potenzialità pratiche dell’intelligenza artificiale applicata alla materia fiscale.
La tecnica da utilizzare per porre le domande è sempre la stessa. Prima una domanda più generale per far capire al chabot in quale ambito operare, poi a seguire domande sempre più mirate fino a trovare il risultato desiderato. In tutto, con tre o quattro domande si arriva di solito al risultato.
Noi abbiamo provato a porre a TaxGPT Italy vari quesiti in ambito fiscale, anche molto complessi, e le risposte sono sempre state corrette ed esaurienti. Lasciamo ogni giudizio a chi vorrà provarlo.
Tra le varie interrogazioni, abbiamo posto al chatbot anche una domanda a carattere generale: «Vorrei sapere in quali ambiti dello studio professionale potrebbero essere utilizzati i chatbot» e questa è stata la sua risposta, generata in pochi secondi e riportata di seguito con il copia-incolla (con solo qualche taglio):
«I chatbot possono essere utilizzati in vari ambiti di uno studio professionale, inclusi studi di commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro e altri professionisti. Ecco alcuni esempi concreti di come i chatbot possono essere integrati in uno studio professionale per migliorare l’efficienza e il servizio al cliente:
1. Assistenza clienti
– Risposte Immediate: Fornire risposte immediate alle domande frequenti dei clienti, come orari di apertura, modalità di contatto, e servizi offerti.
– Supporto 24/7: Assicurare un supporto costante ai clienti anche fuori dall’orario lavorativo.
2. Gestione degli appuntamenti
– Prenotazione automatizzata: Consentire ai clienti di prenotare, modificare o cancellare appuntamenti attraverso un’interfaccia chatbot, riducendo il carico di lavoro del personale di segreteria.
– Promemoria: Inviare promemoria automatici per gli appuntamenti via sms o e-mail.
3. Assistenza fiscale e contabile
– Risposte a domande frequenti: Fornire informazioni su scadenze fiscali, documentazione necessaria e procedure contabili comuni.
– Consulenza di base: Offrire consulenza di base su questioni fiscali e contabili, indirizzando ai consulenti esperti per questioni più complesse.
4. Automazione dei processi
– Raccolta documenti: Automatizzare la raccolta di documenti da parte dei clienti, come dichiarazioni dei redditi, fatture e ricevute.
– Integrazione con sistemi di gestione: Integrarsi con i software di gestione dello studio per aggiornare automaticamente le pratiche e i dossier dei clienti.
… a omissis …
Immagina uno studio di commercialisti che utilizza un chatbot per gestire le richieste dei clienti. Il chatbot potrebbe:
- Rispondere a domande sui termini di pagamento delle imposte
- Fornire istruzioni su come caricare documenti fiscali nel sistema dello studio
- Prenotare appuntamenti per consulenze specifiche
- Inviare notifiche ai clienti sulle scadenze imminenti per la dichiarazione dei redditi
… omissis …
Il risultato è che il chatbot già ora sa (da solo) che cosa si potrebbe fare in uno studio professionale.
È quindi piuttosto semplice intuire che vi saranno sicuramente impatti molto importanti e positivi sui gestionali prodotti dalle software house associate ad AssoSoftware, quando questi verranno completamente integrati con i nuovi componenti di intelligenza artificiale.
Prossime applicazioni
Lanciandoci in previsioni su un futuro non troppo lontano potremo immaginare applicazioni concrete, quale, ad esempio, la predisposizione del bilancio Ue, in cui quasi sempre si parte dall’elaborato dell’esercizio precedente e da lì si apportano i necessari correttivi. Grazie a specifiche implementazioni, si arriverà ben presto a un “assistente virtuale” che si affiancherà al professionista per creare l’intero bilancio e la nota integrativa, fornendogli solo le informazioni relative al nuovo esercizio. Questo bravo “assistente” sarà peraltro in grado di precederci, intuendo autonomamente, a partire dalle variazioni delle voci di bilancio e dai movimenti contabili che le hanno generate, i possibili accadimenti (anche congiunturali) e le relative cause e motivazioni.
Oppure ancora si pensi agli “importatori” di fatture elettroniche, che già ora utilizzano sistemi di autoapprendimento per riconoscere e codificare ciascuna fattura ai fini della sua registrazione contabile e Iva. L’evoluzione dei sistemi di autoapprendimento, con il passaggio da componenti realizzati con la programmazione tradizionale a quelli che utilizzano nativamente la tecnologia AI, porterà anche in questo caso ulteriori benefici ai sistemi di automazione, superando la fatidica soglia del 95% di riconoscimento degli attuali sistemi.
Quali saranno concretamente gli altri benefici dipenderà chiaramente da come ciascuna software house riuscirà a interpretare la nuova tecnologia e soprattutto dai suggerimenti e dalle richieste che verranno via via forniti dai clienti stessi.
Ovviamente sempre sotto la supervisione e il controllo del professionista il cui ruolo rimane sempre centrale e determinante per vagliare il lavoro degli “assistenti”, compresi quelli virtuali.
AssoSoftwareDayPress del 02/07/2024
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Segnaliamo che all’interno della rassegna di oggi è presente il seguente articolo, a firma di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware:
Così l’intelligenza artificiale migliorerà l’efficienza degli studi professionali
Quello dell’intelligenza artificiale è uno dei temi di attualità più dibattuti e non fanno eccezione neppure le sue applicazioni in ambito fiscale. Ma al di là dell’illustrazione dei concetti generali e dei proclami sulle sue grandissime potenzialità, non è facile capire ancora oggi quali saranno concretamente in futuro i reali benefici per gli operatori. Leggi tutto
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