Transizione 5.0, il caos sugli incentivi ai software - AGENDA DIGITALE, 12 settembre 2024
Transizione 5.0 presenta un alto livello di complessità, ad esempio nel calcolo delle riduzioni, che può creare difficoltà in particolare alle PMI: la priorità è avere modalità di accesso alla misura chiare e semplici
di Pierfrancesco Angeleri
Presidente di Assosoftware
Il nuovo Piano Transizione 5.0 prevede un ampliamento dei beni incentivabili anche alla componente software, come ERP, sistemi, piattaforme e applicazioni dedicati all’intelligenza degli impianti che garantiscano maggiore efficacia nei processi ed efficienza nei consumi energetici.
Per la prima volta viene riconosciuto da parte delle istituzioni il ruolo del software gestionale come fattore abilitante alla transizione digitale e sostenibile del Paese. Tuttavia, si tratta di una misura con un alto grado di complessità di accesso e con una durata temporale limitata, che rischia quindi di scoraggiare gli investimenti delle imprese verso nuove soluzioni software, soprattutto le PMI, che compongono la reale spina dorsale del sistema produttivo e faticano oggi a muoversi in un mercato sempre più competitivo.
Transizione 5.0, perché spingere sull’ERP
Basti pensare che attualmente in Italia il livello di adozione di software gestionali integrati da parte delle PMI resta ancora molto basso – circa il 30% -, percentuale che si riduce ulteriormente se si considerano anche le microimprese. Tutto ciò nonostante l’adozione di sistemi software da parte delle aziende porti vantaggi in termini di produttività e risparmio.
I software gestionali contribuiscono infatti in modo significativo a fare aumentare la competitività delle aziende italiane, in particolare delle PMI, che quando sono più mature nell’utilizzo dei software risultano anche più competitive, con tassi di crescita del fatturato e dell’Ebitda significativamente più elevati. Lo hanno dimostrato le ricerche condotte da AssoSoftware in collaborazione con gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano: in termini di fatturato e marginalità, se si considerano gli ultimi 5 anni, le aziende più digitalizzate hanno registrato rispettivamente il 67% dei ricavi complessivi del settore e il 79% dell’EBITDA.
Inoltre, il software gestionale rappresenta la leva principale per la diffusione delle tecnologie innovative, a partire dall’Intelligenza artificiale, tra le imprese. Come dimostrano i risultati della ricerca “L’intelligenza artificiale nei software gestionali” condotta da AssoSoftware in collaborazione con SDA Bocconi School of Management, le applicazioni software sono infatti le uniche in grado di portare i vantaggi delle tecnologie IA nelle attività quotidiane delle imprese, generando benefici in particolare per l’industria dei servizi, che comprende circa il 70% delle imprese italiane.
In questo contesto, è evidente quanto sia importante incentivare l’adozione di software gestionali per le nostre imprese attraverso regole chiare e limiti precisi.
La priorità: regole chiare
In particolare, è molto importante definire in modo specifico la metodologia con la quale bisogna calcolare la riduzione, ottenibile attraverso l’acquisto di un software gestionale, dei consumi energetici della struttura produttiva o dei processi interessati dall’investimento, e delimitare in modo chiaro per quali processi aziendali sarà possibile certificare il risparmio energetico (per esempio un maggiore ricorso allo smartworking o un maggior utilizzo di tecnologie cloud).
La modalità di calcolo sarà infatti determinante per le imprese che decideranno di utilizzare gli incentivi del Piano Transizione 5.0, anche in vista della certificazione ex-ante che, come previsto dalla norma, dovrà essere inviata al GSE per indicare le caratteristiche principali del progetto, l’ammontare dell’investimento e il risparmio energetico previsto.
L’iniziativa di AssoSoftware
AssoSoftware sta collaborando con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per rendere efficaci le modalità di applicazione del Piano, offrendo il contributo di tutto il comparto in termini di idee, esperienze e best practices, anche alla luce dell’expertise maturata in questi anni grazie alla collaborazione con gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano che ha portato, a partire da quest’anno, alla nascita del primo Osservatorio Software & Digital Native Innovation.
Inoltre, per sostenere le imprese che decideranno di utilizzare gli incentivi per l’acquisto del software gestionale, nelle prossime settimane l’Associazione presenterà delle Linee Guida alle Agevolazioni relative al Piano Transizione 5.0, al Patent Box e al Credito d’imposta R&S, realizzate in collaborazione con diverse Accademia e in particolare con lo Studio Tributario e Societario Deloitte.
Il nodo della carenza di personale
Un altro ostacolo emerso dalle ricerche effettuate dagli Osservatori Digital Innovation è infatti quello relativo alla presenza di barriere di carattere culturale, che in molti casi frenano le imprese dall’intraprendere il percorso verso la digitalizzazione dei processi: il 41% delle piccole e il 57% delle medie imprese intervistate dal Polimi soffre per la mancanza di personale con una formazione e una competenza digitale, dato rafforzato dal fatto che il 40% delle piccole e il 55% delle medie aziende segnala una resistenza al cambiamento e una difficoltà nell’implementazione dell’uso del digitale.
Questi risultati evidenziano chiaramente come, ad oggi, gli incentivi del Piano Transizione 4.0 abbiano funzionato di fatto premiando soprattutto le imprese più grandi. Molte PMI non sono state infatti in grado di beneficiare degli strumenti disponibili per intraprendere un percorso di innovazione tecnologica, e questo anche a causa della mancanza di una visione strategica relativa al digitale, della difficoltà di intercettare le agevolazioni di reale interesse e dell’eccesso di burocrazia.
In un Paese che ha un tessuto produttivo fatto per più del 90% da piccole e micro imprese, la vera sfida dunque consiste oggi nel riuscire a invertire questa tendenza e a sostenere un numero sempre maggiore di piccole e medie realtà aziendali nel loro processo di trasformazione digitale, superando quelle barriere e difficoltà che sino ad ora ne hanno limitato l’efficienza e la competitività.
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11 settembre 2024 - Attività parlamentare
CAMERA DEI DEPUTATI
Proseguimento in Aula dell’esame DDL Sicurezza pubblica
È proseguito l’esame del Ddl Sicurezza pubblica (AC 1660). nel corso della seduta, l’Aula ha proseguito l’esame degli articoli e il seguito è stato rinviato.
Avvio esame dello Schema di D.lgs su PMI e IVA
La Commissione Finanze della Camera ha avviato l’esame dello Schema D.lgs recante: regime speciale PMI e IVA (Atto n. 188). Il Presidente Osnato (FdI) ha ricordato che il termine per l’espressione del parere è fissato al 9 ottobre 2024. Successivamente, il Relatore Centemero (Lega) ha proceduto all’illustrazione del provvedimento. Qui l’illustrazione completa.
CONSIP
Pubblicata la gara Sviluppo applicativo dei sistemi istituzionali dell’Inail (ed. 3)
Consip SpA ha pubblicato la gara a procedura aperta per la conclusione di un accordo quadro avente ad oggetto l’affidamento di servizi applicativi per l’area istituzionale di Inail (ed.3) – ID Sigef 2748. Qui il comunicato.
Pubblicati i chiarimenti dell’AS Sottoscrizioni Odoo per Sogei
Consip SpA ha pubblicato i chiarimenti dell’appalto specifico per l’acquisizione di sottoscrizioni Odoo e servizi di supporto specialistico per Sogei – ID Sigef 2789. Qui il comunicato.
INVITALIA
PNRR, online due gare su monitoraggio e prevenzione rischi da cambiamento climatico per il territorio
Invitalia, in qualità di Centrale di Committenza per il Ministero dell’Ambiente – MASE, ha pubblicato due procedure di gare del valore complessivo di 241.5 milioni per la realizzazione di un sistema di monitoraggio integrato che consenta di prevedere i rischi conseguenti ai cambiamenti climatici e a un’inadeguata pianificazione territoriale, attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 19 settembre 2024. Qui maggiori informazioni.
ACN
Firmato il Protocollo tra l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e l’Università Bocconi
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – ACN e l’Università Bocconi hanno firmato un accordo di collaborazione per rafforzare le capacità del Paese nel settore strategico della cybersicurezza, che mira a rafforzare le competenze nel campo della cybersicurezza attraverso una serie di iniziative congiunte. Gli obiettivi della collaborazione puntano infatti a rendere sempre più professionale e moderna la risposta a un tipo di minacce sempre più sofisticate. Qui maggiori dettagli.
Ddl IA: AssoSoftware, Governo sostenga la nascita di una filiera nazionale - 11 settembre 2024
Roma, 11 settembre 2024 – «Perché l’Italia possa realmente vincere la sfida dell’IA è fondamentale promuovere lo sviluppo di applicazioni software nazionali che trasferiscano i benefici di queste tecnologie alle attività produttive e valorizzino allo stesso tempo la nascita di nuove fabbriche del software nel nostro Paese» lo ha detto oggi il Roberto Bellini, Direttore Generale di AssoSoftware, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori italiani di software, audito dalle Commissioni riunite 8ª e 10ª del Senato sul Ddl IA.
«Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, è prioritario mettere in campo un piano di sgravi fiscali significativi per le nuove imprese tecnologiche che si stabiliscono in aree specifiche del Paese, favorendo così la nascita di poli industriali del software, in grado di generare benefici sia per le grandi aziende che per le PMI e le microaziende» ha detto Bellini. «I potenziali benefici di questo programma di attrazione di investimenti sono estremamente elevati, con una stima di incremento del PIL tra 1 e 2 punti entro i prossimi cinque anni. Senza considerare come, mettendo in campo delle decontribuzioni per ogni lavoratore con competenze STEM assunto» segnala il Direttore Generale di AssoSoftware «si prevede che in un triennio l’industria del software potrà occupare circa 500.000 nuovi lavoratori specializzati, tutti formati e residenti in Italia». Secondo l’Associazione, serve uno sforzo corale per liberare queste energie perché tutti gli attori dovranno essere coinvolti, dalla politica al mondo delle imprese, affinché acquisiscano consapevolezza dell’opportunità e lavorino insieme per rendere l’Italia la “Silicon Valley” d’Europa.
LINK ALLA REGISTRAZIONE DELL’AUDIZIONE
10 settembre 2024 - Attività parlamentare
CONSIP
Aggiudicato in via definitiva efficace l’AS SDAPA Dynatrace per Inail
Consip SpA ha aggiudicato in via definitiva efficace l’appalto specifico SDAPA per l’acquisizione della piattaforma Dynatrace e servizi di supporto per le attività di monitoraggio della Service Control Room di Inail – ID Sigef 2814. Qui il comunicato.
AssoSoftware organizza il primo Hackathon su scala nazionale dedicato all’IA nei software gestionali - 5/6 ottobre 2024, Milano e Bari
Milano, 10 settembre 2024 – Un Hackathon di due giorni organizzato alle due estremità d’Italia a Milano e a Bari, allo scopo di unire la penisola in un unico evento interamente dedicato allo sviluppo di soluzioni IA nei software gestionali. L’evento organizzato in collaborazione con il PoliHub e il BINP, rispettivamente gli incubatori dedicati all’innovazione e alle start up del Politecnico di Milano e quello di Bari, è promosso da AssoSoftware, l’Associazione italiana produttori software, aderente a Confindustria, che riunisce, rappresenta e tutela le aziende dell’Information Technology che realizzano software per imprese, intermediari e Pubblica Amministrazione. La manifestazione, inoltre, ha il patrocinio dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), Italian Tech Alliance e il supporto di Generali, Agenzia di Padova Facciolati.
L’Hackathon “IA nei software gestionali” si svolgerà a Milano e a Bari il 5 e il 6 ottobre 2024 presso la sede di PoliHub in Via Durando 39 a Milano e presso quella del BINP in Via Orabona 4 all’interno dello Spazio Oplà del Politecnico di Bari.
I partecipanti – studenti, giovani imprenditori digitali – avranno l’occasione di confrontarsi con professionisti ed esperti del settore, docenti e mentor per affinare la propria idea attraverso l’utilizzo di strumenti e metodologie dei network di PoliHub e BINP. Obiettivo dell’iniziativa è quello di sviluppare soluzioni IA applicata nei settori come: formazione, amministrazione e fiscalità, assistenza clienti, food e agricoltura, salute e benessere, industria manifatturiera, e-commerce, ambiente e sicurezza, energia e sostenibilità, finanza, trasporto e logistica, lavoro e HR.
La partecipazione all’Hackathon è completamente gratuita, le candidature per partecipare potranno essere presentate a partire dal 10 settembre sino alle ore 23.59 del 30 settembre 2024, compilando l’apposito modulo disponibile online. I Candidati potranno essere ammessi sia singolarmente che in team composti da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti. La selezione dei partecipanti sarà effettuata a valle delle iscrizioni attraverso una attenta valutazione del curriculum, della pertinenza delle competenze dei Candidati e del livello di innovazione dell’idea proposta. L’avvenuta ammissione del Candidato o dei Candidati sarà determinata a insindacabile giudizio degli organizzatori, e sarà comunicata via e-mail entro e non oltre il 27 settembre 2024.
Il Concorrente o team vincitore riceverà un premio in denaro, oltre alla possibilità di avere accesso a due sessioni di coaching presso gli esperti di PoliHub e BINP (in base alla sede ove si è partecipato). Per i vincitori dell’evento di Milano sarà possibile avere accesso a sconti e convenzioni di partner selezionati dell’ecosistema di PoliHub. I vincitori saranno inoltre invitati a partecipare all’assemblea AssoSoftware che si terrà il 15 ottobre a Roma, in occasione della quale riceveranno il premio e gli altri riconoscimenti al merito.
«Recentemente l’Associazione ha prodotto in collaborazione con la SDA Bocconi uno studio sull’attuale utilizzo dell’IA tra le imprese, dal quale è emerso come non basti accompagnare le aziende e sostenere i lavoratori. Parallelamente, infatti, è indispensabile promuovere lo sviluppo di soluzioni software gestionali, principale veicolo di innovazione nelle PMI, e questo evento va proprio in questa direzione. La nostra convinzione è che solo sostenendo start-up e lo sviluppo del software l’Italia riuscirà a diventare un Paese all’avanguardia nell’utilizzo dell’IA» ha detto
Pierfrancesco Angeleri, Presidente di AssoSoftware.
«La Generative AI rappresenta una frontiera tecnologica con un potenziale immenso e il nostro obiettivo è facilitare lo sviluppo di soluzioni innovative che possano avere un impatto reale sul mercato e sulla società. Attraverso questi eventi miriamo a catalizzare nuove idee, favorire collaborazioni e accelerare lo sviluppo di startup nel settore dell’AI, contribuendo così alla crescita dell’ecosistema tecnologico locale e nazionale» ha aggiunto il Presidente di BINP, il Prof. Antonio Messeni Petruzzelli.
«Siamo entusiasti di supportare AssoSoftware nella realizzazione di questo Hackathon, in cui l’innovazione e la creatività incontrano le potenzialità dell’intelligenza artificiale» ha aggiunto il Presidente di Polihub, Marco Bocciolone. «In un contesto in cui la tecnologia sta rapidamente trasformando il mondo del lavoro, è fondamentale ripensare come utilizziamo questi strumenti per migliorare i processi e le opportunità professionali. Iniziative come questa sono un tassello importante per valorizzare i talenti delle nuove generazioni e sostenerli nell’affrontare le sfide del futuro con competenza e spirito innovativo».
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!! Il termine di iscrizione è stato prorogato alle ore 23.59 del 30 settembre 2024 !!
BINP (Boosting Innovation in Poliba Scarl) è l’incubatore promosso dal Politecnico di Bari, con sede legale in Via Edoardo Orabona n° 4 a Bari. Costituito come società consortile a responsabilità limitata senza scopo di lucro, BINP è partecipato dal Politecnico di Bari, dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) di Bari-BAT e da Confindustria Bari-BAT e ha come main partner Intesa Sanpaolo. La missione di BINP è promuovere progetti imprenditoriali, startup, spin-off e strategie di open innovation per supportare l’ecosistema locale. Nonostante sia di recente costituzione, BINP ha già ottenuto risultati significativi, raccogliendo complessivamente circa 5 milioni di euro in equity da fondi di venture capital per supportare iniziative imprenditoriali nel settore deep tech. Questo traguardo è stato raggiunto attraverso diverse Call4Ideas e un programma di Tech e Business Incubation personalizzato per le esigenze di ciascun team.
PoliHub è l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano, gestito dalla Fondazione dell’Ateneo. La sua mission è quella di accompagnare la nascita di startup deep tech che generino valore per la società e l’economia verso un modello di progresso sostenibile, grazie a scienza e tecnologia e facendo leva sull’ecosistema del Politecnico di Milano. PoliHub sostiene la nascita e lo sviluppo di startup deep tech, accompagna aziende nazionali e multinazionali nell’esplorazione di nuovi prodotti, servizi e modelli di business e supporta le relazioni tra startup, aziende, esperti, istituzioni e investitori, costruite sulla condivisione di risorse e competenze, con l’obiettivo di accelerare il progresso tecnologico e creare benefici economici e strategici.
AssoSoftware è l’Associazione italiana produttori software, presieduta da Pierfrancesco Angeleri, che riunisce, rappresenta e tutela le aziende dell’Information Technology che realizzano software per imprese, intermediari e Pubblica Amministrazione. Il settore del software genera un fatturato globale di 56,3 miliardi di euro; il solo comparto dei produttori di software gestionale per imprese e PA vale 22,4 miliardi di euro e impiega circa 137.000 dipendenti. Tutte le realtà associate hanno le loro fabbriche in Italia, fanno parte a pieno titolo del “Made in Italy” in quanto realizzano soluzioni innovative interamente ideate e sviluppate nel nostro Paese e contribuiscono in modo qualificato ad aumentare la competitività delle imprese, l’efficienza della PA e l’occupazione del Paese. AssoSoftware è socio diretto di Confindustria, socio di XBRL Italia (Associazione per lo sviluppo e la diffusione di tassonomie in XBRL, eXtensible Business Reporting Language), di UNINFO (Ente nazionale di normazione per le Tecnologie Informatiche e loro applicazioni – federato all’UNI) e partecipa, in qualità di Day 1 Member, al progetto di Cloud Europeo dell’Associazione GAIA-X.
AssoSoftwareDayPress del 10/09/2024
E’ disponibile l’edizione odierna di AssoSoftwareDayPress, la rassegna stampa quotidiana riservata ai soci.
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Segnaliamo che all’interno della rassegna di oggi è presente il seguente articolo, a firma di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware:
La global minimum tax attende il modello dichiarativo
Il prossimo anno avremo probabilmente un modello di dichiarazione fiscale in più. Si tratta della dichiarazione annuale prevista dall’articolo 53 del Dlgs 209/2023 rubricato «Attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale», che dovrà essere compilata dai soggetti tenuti alla verifica dei requisiti di assoggettabilità all’imposizione integrativa (cosiddetta “global minimum tax”) e – nel caso di sussistenza di tali requisiti – al calcolo e al versamento dell’imposta. Leggi tutto
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AssoSoftwareDayPress del 07-08-09/09/2024
E’ disponibile l’edizione odierna di AssoSoftwareDayPress, la rassegna stampa quotidiana riservata ai soci.
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Per opportuna conoscenza segnaliamo la Rassegna Stampa di sabato 7 settembre e domenica 8 settembre:
07/09/2024
08/09/2024
Buona lettura.
Gli uffici di Segreteria
Vi ricordiamo che il servizio è esclusivamente riservato agli associati e che, in base all’accordo con il fornitore, non può essere distribuito a terze parti né in toto né in parte. L’inosservanza di tale disposizione può comportare la sospensione del servizio e le sanzioni previste dalla normativa a tutela del copyright degli editori.
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AssoSoftwareDayPress del 06/09/2024
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AssoSoftwareDayPress del 05/09/2024
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AssoSoftwareDayPress del 04/09/2024
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La global minimum tax attende il modello dichiarativo - NORME E TRIBUTI PLUS DEL 10/09/2024
a cura di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware
L’imposta minima nazionale sarà dovuta dalle grandi imprese con ricavi consolidati annui pari o superiori a 750 milioni di euro
Il prossimo anno avremo probabilmente un modello di dichiarazione fiscale in più. Si tratta della dichiarazione annuale prevista dall’articolo 53 del Dlgs 209/2023 rubricato «Attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale», che dovrà essere compilata dai soggetti tenuti alla verifica dei requisiti di assoggettabilità all’imposizione integrativa (cosiddetta “global minimum tax”) e – nel caso di sussistenza di tali requisiti – al calcolo e al versamento dell’imposta.
Il decreto Mef e la direttiva Ue
Con la pubblicazione del decreto del Mef del 1° luglio 2024, contenente le «Disposizioni attuative relative all’imposta minima nazionale», risulta infatti oramai pressocché completo il quadro normativo per l’applicazione della nuova imposta a livello nazionale e si è in attesa del solo modello dichiarativo.
Va ricordato che l’imposizione integrativa (declinata in «imposta minima integrativa», «imposta minima supplettiva» e «imposta minima nazionale») è stata introdotta dalla Direttiva Ue 2022/2523, al fine di consentire a ciascuno Stato membro di prelevare le imposte integrative relative alle entità a bassa imposizione localizzate sul proprio territorio.
L’imposizione integrativa trova applicazione solo negli ordinamenti che hanno deciso di adottarla, tra i quali vi è anche l’Italia.
L’obiettivo è quello di garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i grandi gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali di grosse dimensioni presenti nella Ue, così da ridurre la concorrenza fiscale al ribasso tra Stati che mirano ad attrarre investimenti, garantendo imposte societarie irrisorie al solo fine di attirare imprese e investitori dall’estero, a discapito dei Paesi vicini.
I soggetti interessati
L’imposta minima nazionale trova applicazione dagli esercizi che decorrono a partire dal 31 dicembre 2023.
Nello specifico, sono interessati i soggetti che appartengono a gruppi multinazionali, o anche solo nazionali, con ricavi consolidati annui pari o superiori a 750 milioni di euro risultanti nel bilancio consolidato della controllante capogruppo, in almeno due dei quattro esercizi immediatamente precedenti a quello considerato.
L’«imposta minima nazionale» è dovuta dal gruppo multinazionale o nazionale quando l’aliquota di imposizione effettiva (detta anche Etr) relativa ai soggetti passivi interessati è inferiore all’aliquota minima d’imposta ossia al 15%.
Le implicazioni sui software
Ma veniamo agli impatti lato software gestionali. La platea di soggetti interessati, seppur limitata, potrebbe non essere così ristretta come poteva apparire inizialmente, in quanto potrebbe essere necessario utilizzare il nuovo modello dichiarativo anche per dichiarare la non sussistenza dei requisiti. Dovremmo quindi attendere le istruzioni ministeriali per capire esattamente il perimetro dei soggetti interessati alla compilazione del nuovo modello di dichiarazione.
D’altra parte, la nuova normativa coinvolge non solo i grandi gruppi multinazionali, ma anche i gruppi nazionali di grosse dimensioni, che dovranno indicare nel modello dichiarativo i dati necessari alla verifica dei requisiti, nonché determinare le imposte, qualora dovute.
Chiaramente le software house che decideranno di predisporre il modello dichiarativo saranno quelle che già ora si occupano della fiscalità delle grandi imprese e che potrebbero implementare anche solo specifiche sezioni del modello, in accordo con i propri clienti.
Molte delle scelte dipenderanno, in ogni caso, da come l’Agenzia delle Entrate deciderà di predisporre la modulistica e di fornire ai contribuenti le linee guida, tramite appositi documenti di interpretazione, stante l’obiettiva difficoltà di interpretazione delle nuove norme.
AssoSoftware, come sempre, fornirà il necessario supporto alle aziende associate per lo sviluppo delle procedure, interfacciando l’Agenzia delle Entrate in tutti i casi in cui occorrerà ottenere specifici chiarimenti.
9 settembre 2024 - Attività parlamentare
COMMISSIONE UE
Rapporto di Mario Draghi “The future of EU competitiveness”
Nella giornata di oggi, lunedì 9 settembre, Mario Draghi ha presentato il Rapporto sul futuro della competitività dell’economia europea ai rappresentanti diplomatici dei Paesi Membri e ai capigruppo parlamentari, evidenziando innanzitutto l’urgenza per le istituzioni di cooperare tra loro e riflettere sull’implementazione di riforme istituzionali. Draghi ha inoltre messo in luce la necessità di trovare compromessi tra investimenti e debito, tra politica industriale e libera concorrenza, tra urgenza climatica ed attività economica.
Il Report, in particolare, sottolinea come il futuro della competitività europea si giochi su un terreno sempre più globale e tecnologico: l’Europa ha costruito un mercato unico di 440 milioni di consumatori e 23 milioni di aziende, tuttavia, le sfide legate all’innovazione, alla decarbonizzazione e alla sicurezza economica richiedono una strategia comune per sostenere l’industria europea e mantenere la sua posizione competitiva a livello globale.
Temi principali toccati nel Rapporto sono infatti produttività, riduzione di eventuali dipendenze da Paesi Terzi, ambiente, inclusione sociale, e vengono altresì inserite specifiche prescrizioni per i settori dell’economia più rilevanti.
Il sintesi, il piano proposto da Mario Draghi prevede un aumento degli investimenti europei di almeno 750-800 miliardi di euro annui, pari al 4,4-4,7% del PIL dell’UE nel 2023. Questo impegno finanziario è necessario per raggiungere gli obiettivi delineati nel rapporto, che includono una maggiore concentrazione su iniziative comuni nella Ricerca e Sviluppo nel campo della difesa e la promozione di progetti europei di difesa di interesse comune.
In particolare, per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni, che sta attraversando una crisi senza precedenti, Draghi ha dichiarato che l’UE dovrebbe adottare un nuovo Eu Telecoms Act per definire una nuova posizione strategica sui servizi di telecomunicazione, con l’obiettivo di sviluppare reti digitali all’avanguardia per i cittadini e le imprese, finanziate da capitali privati, con una forte sicurezza e autonomia nelle catene di fornitura. Tale nuova legislazione dovrebbe servire a:
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riformare la regolamentazione e la concorrenza dell’UE per completare il mercato unico digitale delle telecomunicazioni, armonizzando le norme e favorendo le fusioni e le operazioni transfrontaliere;
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armonizzare le licenze per lo spettro a livello europeo, anche per la connettività satellitare, e progettare aste a livello europeo con una durata maggiore e con minori restrizioni;
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semplificare e armonizzare il regolamento sulla sicurezza informatica e sull’intercettazione legale e migliorare la cooperazione tra le agenzie di sicurezza informatica dell’Ue;
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incentivare la diffusione di nuove infrastrutture, definendo date limite per le tecnologie più vecchie;
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introdurre il “passaporto” dei servizi B2B per consentire agli operatori di uno Stato membro di offrire servizi in tutta l’Ue;
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rafforzare i fornitori di apparecchiature di telecomunicazione e di software con sede nell’Ue per sostenere l’autonomia strategica aperta dell’Ue;
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coordinare gli standard tecnici per l’edge computing, le Api di rete e l’IoT a livello europeo.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Report, Draghi ha altresì evidenziato che l’Unione Europea sta “uccidendo” le PMI attive nei settori più avanzati dell’economia a causa dell’ampia produzione legislativa in ambito tecnologico (i.e. GPDP e AI Act), che ostacola l’innovazione e costringe tali aziende a dedicare sempre più risorse alla compliance. Inoltre, ha evidenziato come una politica di concorrenza vigorosa come quella europea sia in conflitto con l’esigenza delle aziende europee di essere competitive con le aziende leader cinesi e americane. Il problema, ha evidenziato Draghi, non è che l’Europa manchi di idee o di ambizione, ma blocchi posti all’innovazione nella fase successiva: non si riesce a tradurre l’innovazione in commercializzazione e le aziende innovative che vogliono crescere in Europa sono ostacolate in ogni fase da normative incoerenti e restrittive. L’Europa, in conclusione, non può permettersi di rimanere bloccata nelle “tecnologie e industrie di mezzo”, ma serve sbloccare il potenziale innovativo, fondamentale non solo per essere leader nelle nuove tecnologie, ma anche per integrare l’intelligenza artificiale nelle industrie esistenti in modo che possano rimanere all’avanguardia.
CONSIP
Pubblicati i chiarimenti della gara per l’affidamento dei servizi per banche dati a copertura globale per informazioni societarie, analisi fiscali, analisi di proprietà intellettuale e operazioni di finanza straordinaria per Sogei
Consip SpA ha pubblicato i chiarimenti della gara a procedura aperta per l’affidamento dei servizi per banche dati a copertura globale per informazioni societarie, analisi fiscali, analisi di proprietà intellettuale e operazioni di finanza straordinaria per Sogei – ID Sigef 2794. Qui il comunicato.
Pubblicata la consultazione del mercato “Servizi di Web Publishing redazionale e di supporto all’attività di media relations per Inail (ed.3)”
Consip SpA ha pubblicato la consultazione del mercato per i servizi di Web Publishing redazionale e di supporto all’attività di media relations per Inail (ed.3). Il questionario deve essere compilato ed inviato entro il 24/09/2024 all’indirizzo PEC ictconsip@postacert.consip.it. Qui il comunicato.
MIMIT
Piano Scuola Connessa fase 1: andamento della misura
Il MIMIT ha comunicato che sta procedendo l’attivazione dei servizi di connettività Internet a banda ultra-larga presso le sedi scolastiche sul territorio italiano: attivate 23.616 scuole sul territorio nazionale. Al 31 agosto, sono state attivate 21.214 scuole con intervento Infratel pari al 89,9% e 2.402 scuole con intervento delle società regionali pari al 60,9% per un totale complessivo del 85,8% delle scuole da attivare. Qui l’aggiornamento puntuale sull’andamento del Piano.
L’evento, organizzato da Fiera Milano e patrocinato da AssoSoftware, prevede due giornate dedicate ad approfondimenti e dibattiti, arricchiti da un’area dimostrativa e momenti di special experience, ideati per promuovere il networking e l’engagement dei senior executive.
I soci AssoSoftware interessati a sostenere l’iniziativa potranno usufruire di uno sconto del 15% sui pacchetti di sponsorship, dandone comunicazione a info@assosoftware.it per essere contattati da un referente di Fiera Milano. Brochure in allegato.